Covid Milano, in coda per un tampone: viaggio all’inferno

Dopo una pausa nelle giornate di festa ancora lunghe ore d’attesa a San Paolo, San Carlo e Trenno. Famiglie tra rabbia e sconforto

Il serpentone di auto per raggiungere il San Paolo

Il serpentone di auto per raggiungere il San Paolo

Milano - "La coda per il tampone al San Paolo parte da via Voltri". "Ore 12, ecco la rotonda di via De Pretis". Immagini e video mostrano auto incolonnate in un serpentone che supera il chilometro e mezzo di lunghezza. Ci risiamo. Passati Capodanno e la domenica, ricomincia la caccia al tampone: in fila ci sono soprattutto famiglie e singoli cittadini risultati positivi nel periodo di Natale e che devono accedere al test per uscire dalle quarantene, ma anche sintomatici. Qualcuno con in mano una prenotazione, altri solo con la ricetta del medico o con la disposizione di Ats, o senza nulla. Situazione-fotocopia al San Carlo, dove la coda di macchine comincia in via Pio II, prosegue in via Venegoni e si allunga fino in via Cardinale Tosi. Al drive-throuhg Trenno, in via Novara, la fila esterna è scorrevole ma i cittadini segnalano problemi di accesso ai tamponi (a differenza dei vaccini).

"Abbiamo fatto il tampone al San Paolo dopo 8 ore di coda. In macchina eravamo io, mia moglie e i nostri 5 bambini. A un certo punto mia moglie ha rinunciato ed è tornata a casa con 4 figli, perché la situazione era insostenibile", attacca un papà. Al San Carlo, alle 12.30, chi è a buon punto nella fila dice di essere arrivato alle 7. "Ho percorso un chilometro e 200 metri, spero di riuscire a farcela entro il pomeriggio. Mi vergogno di questo sistema all’italiana", commenta Calogero Montalbano. "Io sono in coda da più di 5 ore: riuscirò ad accedere al test? Mi serve per uscire dalla quarantena, ho qui la lettera di Ats e la ricetta del medico. Sono un osteopata, al momento ho dovuto sospendere la mia attività", spiega un altro cittadino in coda. Gregorio Mercurio, papà di 56 anni, rivela che "questa è la mia terza gita in una settimana, per accompagnare figlie e moglie che sono in chiusura di quarantena. E’ normale? Non c’è neppure un bagno chimico. Che modo è di gestire la situazione, dopo quasi due anni di pandemia?". Da via Novara (Drive-through di Trenno) alle 11.40 alcuni cittadini segnalano difficoltà di accesso ai tamponi per la riduzione delle linee dedicate.

Dall’Asst Santi Paolo e Carlo rispondono che "in via Novara (dove c’è personale medico dell’Asst e dell’Esercito, ndr) domani (oggi per chi legge, ndr) le 4 linee consuete raddoppieranno e diventeranno 8. Al San Carlo e al San Paolo abbiamo 3 linee dedicate, in ciascuna struttura, attive fino alle 21, e procediamo con oltre 2mila tamponi al giorno in totale, nei tre siti. Vuol dire 12 all’ora al San Paolo e al San Carlo e 15 a Trenno. Le prenotazioni vengono tutte gestite in tempi rapidi".

Interviene su Facebook anche il presidente del Municipio 6 Santo Minniti: "Come promesso, assieme all’assessore al Welfare Lamberto Bertolè ho incontrato la direzione di Ats in merito alla situazione delle code al San Paolo. Per far fronte al fortissimo aumento delle richieste di tamponi è stata assicurata l’attivazione a breve di altri punti in città. Si punta a raddoppiare nel giro di qualche giorno le linee tamponi attive".

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