ADA
Cronaca

Città a misura di anziani? Troppi pericoli

Ada

Grecchi*

Milano è una città abitata più da anziani che da giovani e che ha servizi da rimodernare e adattare a una popolazione che ormai rappresenta il 24,80% dei residenti. Ci sono i cosiddetti giovani-anziani, dai 65 a 75 anni, ancora vivaci, autosufficienti, attenti alla coltura, alla politica, ci sono poi i grandi anziani, che hanno problemi più gravi e talvolta necessità di essere aiutati, ma è sensibile a tutte le età il disagio per situazioni che sarebbero risolvibili con una più attenta analisi del territorio. 1) In città, fuori dal centro, ci sono buche pericolose e profonde.

2) Strisce pedonali: fuori dal centro, sono consumate. Gli anziani attraversano le strade più lentamente e a metà attraversamento le strisce non ci sono più, favorendo il rischio di essere investiti.

3) Monopattini e biciclette sui marciapiedi: sarebbe opportuno ci fosse una corsia apposita. Se un anziano non sente arrivare il mezzo e ne viene investito, corre veramente un rischio pesante.

4) I gradini di accesso ai tram rimasti: talvolta sono alti quasi mezzo metro, per gli anziani salirvi senza aiuto può essere un problema.

5) Ci sono pochi raccoglitori di rifiuti organici; la pandemia ha aumentato il numero degli animali domestici. Ormai quasi tutti gli anziani hanno almeno un cagnolino e fare molta strada prima di gettare in un contenitore le feci raccolte può essere un disagio.

6) La tecnologia corre veloce e per gli anziani è difficile essere aggiornati: penso che il Comune dovrebbe applicare la “long Life Learning” di cui in Europa si parlava già venti anni fa, facendo corsi gratuiti e continuativi per fare sì che gli anziani non si sentano esclusi da un mondo che corre sempre più in fretta. Infine, la solitudine per gli anziani è un fardello pesante e la pandemia lo ha molto aumentato, perché, a differenza dei giovani, non tutti gli anziani usano con facilità le chat: i Centri culturali dovrebbero mandare loro i loro prodotti miglior, in particolare l’ottimo Centro Culturale Grande Milano, che ha seguito moltissime persone, sollevando il morale di anziani soli con filmati, concerti e lezioni di storia dell’arte.*Scrittrice