ROSARIO PALAZZOLO
Cronaca

Cinisello saluta Lino Mandelli colonna della Stella Azzurra

Il primo allenatore a forgiare il talento di Pierino Prati. Motivatore ed educatore. per migliaia di giovani

di Rosario Palazzolo

È stato l’allenatore che per primo aveva forgiato il talento di Pierino Prati. Ma per migliaia di giovani di Cinisello Balsamo negli ultimi sessant’anni è stato anche educatore, motivatore, a vvolte assistente sociale. Ieri si è spento Lino Mandelli, anima e colonna portante della Stella Azzura ’56, la polisportiva dell’oratorio San Luigi. Alle prime, il suo nome può non dire molto. Ma è proprio la sua storia di gregario dello sport che ha reso la sua figura grande e importante per tanti giovani di Cinisello.

Tra i fondatori del club calcistico oratoriale più longevo della città, Mandelli è sempre stato presente in questi sessant’anni, anche se non ha mai voluto occupare ruoli di vertice o di immagine. Chi lo conosce da sempre sa che era stato lui a scoprire il talento di Pierino Prati, il campione cinesellese scomparso qualche mese fa, ed era stato lui ad allenarlo nei primi calci, prima che spiccasse il volo verso i club più blasonati. Con la stessa discrezione ha continuato ad allenare i ragazzi dell’oratorio, assicurandosi che il club che aveva contribuito a creare non divenisse mai un luogo per pochi. "È stato allenatore giovanile e anche della prima squadra – racconta Andrea Guerra, attuale presidente della Stella – ma la sua prima regola è che tutti dovevano giocare, anche se questo poteva costare qualche punto. Nessuno doveva rimanere escluso".

La sua passione per lo sport è stata una vera missione che ha portato avanti fino a pochi mesi fa, quando la malattia si è aggravata ed è stato costretto in ospedale. Negli ultimi anni la sua politica di inclusione aveva ingrandito i propri orizzonti. Alla Stella, anche grazie a lui, sono arrivati ragazzi immigrati da ogni parte del mondo. Anche chi non aveva i soldi per pagare la retta trovava una maglia e un paio di pantaloncini per cominciare a tirare quattro calci al pallone. A 79 anni, l’altra notte Mandelli è deceduto al Bassini. Ma dalla Stella fanno sapere che il suo esempio e le sue convinzioni hanno messo radici forti e non scompariranno mai.