
Anastasia
Piazzotta*
Siamo dei professionisti del settore e il progetto Cinemarmocchi nasce dal nostro profondo amore per il cinema. Crediamo nel suo potere vivificante, nella sua forza socializzante: di fronte a uno schermo - quando si accende la luce del proiettore - tutte
le barriere di censo, origine, età svaniscono nel buio della sala. Crediamo che il cinema sappia educare in modo gioioso e divertente. Raccontando storie ti porta via con sè e fa viaggiare lontano e questa esperienza, se condivisa, crea connessioni, reti, relazioni e amicizie che durano il tempo di un film o per sempre, ma sono comunque intense e formative. Il cinema per bambini a Milano non c’è: speriamo di poter dire “non c’è ancora“. Uno spazio che li accolga con colori e musica, dove possano essere se stessi e anche parlare, commentare senza disturbare nessuno. Un luogo così manca ed è per questo che abbiamo deciso di proporlo al Comune e siamo felicemente approdati sulla piattaforma di crowdfunding civico. Se arriveremo all’obiettivo nel quartiere del Giambellino ci sarà un nuovo e importante polo di aggregazione inclusivo e multiculturale che, grazie ai biglietti sospesi e ai prezzi calmierati per i residenti in zona, sarà accessibile a tutti.
Alla cassa, all’accoglienza vorremmo ci fossero i sorrisi degli abitanti del municipio 6 ed è per questo che tra di loro arruoleremo parte dello staff. In questa campagna ci stiamo impegnando tantissimo e ogni giorno stiamo inserendo delle ricompense di cui siamo veramente orgogliose. Le ultime due, in ordine cronologico: un corso di cinema d’animazione tenuto da Long Take e una favola per bambini raccontata da Geppi Cucciari. Questa esperienza, se andrà a buon fine, grazie all’aiuto e al sostegno dei già
tantissimi amici e donatori - da Roberto Saviano alla piccola Carlotta, da Paolo Sorrentino al nonno di Luca - noi avremo coronato un sogno e, seppur consapevoli della difficoltà che incontreremo in un Giambellino che vive più di altri le drammatiche conseguenze della pandemia, crediamo fortemente che, oltre ai beni primari, oltre al pane, ci sia bisogno anche di rose.
*Wanted Cinema