
Dalla sceneggiatura alla critica, la competizione promossa dal Manzoni. Formazione, laboratori e masterclass con professionisti del settore .
di Valentina TarantinoMILANONegli stessi giorni in cui, a Roma, si celebra il cinema italiano dopo l’assegnazione dei David di Donatello, alcuni licei di Milano onorano il grande schermo con la seconda edizione del concorso “More Than Words – Parole, idee e immagini per il cinema e la critica cinematografica”. A idearlo, due professoresse del classico Manzoni, Ivana Musio ed Eleonora Rossi, che hanno coinvolto anche il Vittorio Veneto, il Tenca, il Varalli e il Tito Livio. Il progetto, conclusosi ieri al Palazzo del Cinema Anteo con la premiazione degli studenti vincitori, si è svolto in due momenti. Il primo è stato dedicato alla formazione dei ragazzi, grazie a laboratori e masterclass tenuti da professionisti del settore. L’obiettivo? Fornire loro tutti gli strumenti del mestiere, dalla conoscenza della storia del cinema alle tecniche di ideazione, scrittura, montaggio e critica. Competenze, queste, delle quali i giovani cineasti hanno dato prova nella seconda fase. Da soli o in gruppo, sono stati invitati a presentare un proprio lavoro – che rispettasse il tema di quest’anno, “la scelta” – e a concorrere, così, in una delle quattro categorie: sceneggiatura, soggetto, testo critico e cortometraggio. Ed è stato compito di una giuria di esperti, composta da Francesco Piccolo, Francesca d’Aloja, Paolo Mereghetti, Luca Bigazzi e Marco Cohen, insieme all’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, eleggere i vincitori.
Il riconoscimento per la miglior sceneggiatura è toccato a tre studentesse del liceo Tito Livio, Martina Avignone, Alice Menini e Martina Teja, autrici del testo “Letteratura fuori tempo”. "Siamo davvero emozionate, perché abbiamo lavorato molto e con grande spirito di squadra", hanno detto mentre ricevevano la targa dalla conduttrice di Rai Radio 2 Natascha Lusenti. Il liceo linguistico Varalli, invece, si è aggiudicato il premio per miglior soggetto, grazie a “Carta bianca” di Maria D’ambrosio Angelillo e Miriam Antonini. La miglior critica cinematografica, invece, l’ha realizzata Maria Galasso, del Manzoni. Il concorso, però, non si è limitato a favorire la competizione tra le scuole, ma ne ha anche stimolato la collaborazione. Così, a vincere il riconoscimento per il miglior cortometraggio è stata una squadra mista, composta da otto alunni provenienti da tutti e quattro gli istituti. “Milano in panchina”, questo il titolo del breve filmato, è stato girato tra i parchi della città e racconta il ruolo che le panchine, simbolo di riposo e dialogo, svolgono in una realtà urbana dai ritmi sempre più frenetici.
Tra gli intervistati ci sono cittadini di tutte le età e anche Gaia Romani, assessora al Decentramento, ai Quartieri e alla Partecipazione. "Quella che hanno offerto questi giovani – ha commentato ieri – è una grande lezione per noi adulti. Hanno saputo esprimere il loro punto di vista su Milano con grazia e semplicità". Ma cosa ha significato questo progetto i suoi veri protagonisti, gli studenti? "More Than Words è stata davvero una bella esperienza – concordano Diego Albini e Luca Riotino, studenti manzoniani tra i vincitori del premio nella categoria cortometraggio. Nonostante provenissimo da licei diversi, siamo riusciti a lavorare tutti insieme, formando un gruppo molto coeso e stringendo amicizia. È anche merito dei professori, che ci hanno guidati, lasciandoci, al contempo, molta libertà sia creativa che lavorativa". E le poche difficoltà incontrate riguardano soprattutto gli aspetti tecnici: "I cittadini che abbiamo intervistato sono stati sempre disponibili con noi – affermano. La parte più complicata del lavoro ha coinciso con il montaggio, perché nessuno di noi è un esperto".
Qualcuno, grazie a questo progetto, ha scoperto una strada che vuole continuare a percorre, come Luca, che confessa: "Amo scrivere e inventare soggetti. La sceneggiatura è un ambito che mi interessa moltissimo e che coltiverò anche in futuro". Ma quella promossa dal Liceo Manzoni non è l’unica iniziativa milanese legata al cinema. Ieri, infatti, ha avuto il via la terza edizione del Baloss Milan Junior Film Festival. A ospitare le proiezioni – gratuite e aperte a tutti – dei sessanta cortometraggi in gara, prodotti da giovani cineasti provenienti da trentuno Paesi, saranno il MIC – Museo del Cinema e il Teatro del Buratto.