Milano, mille ciclisti bloccano piazzale Loreto: “Basta morti in strada, limiti a 30 km/h”

I manifestanti hanno chiesto al Comune provvedimenti dopo che una donna di 38 anni è stata travolta in bici da un furgone tra la piazza e viale Brianza

Circa un migliaio di ciclisti si sono riuniti sabato pomeriggio tra piazzale Loreto e viale Brianza per manifestare in solidarietà con la 38enne travolta e uccisa da un furgone in quell’incrocio due giorni prima. I manifestanti hanno chiesto una viabilità più sicura: “La strada è di tutti, a partire dal più fragile”.

Secondo la ricostruzione dell’incidente di mercoledì, la ciclista e il camion provenivano da viale Monza ma, mentre la donna stava proseguendo diritto verso viale Andrea Doria, il furgone ha svoltato a destra su viale Brianza, travolgendola.

La richiesta dei ciclisti, che hanno posato fiori, cartelloni e nastri colorati all’angolo dove è morta la donna, è di implementale il modello urbano “Città a 30 km/h”. Ovvero imporre il limite di velocità a 30 chilometri orari, “limitazioni e requisiti di sicurezza per i mezzi pesanti e strade scolastiche davanti a ogni scuola”. Richieste che, ribadiscono, “sono già realtà in molte città italiane ed europee”.

"Dobbiamo prima o poi parlare molto chiaramente di demotorizzazione perché livelli così alti di veicoli nello spazio pubblico rendono città invivibile a tutti", ha detto Federico Del Prete, presidente di Legambiente per la ciclabilità. "In Italia - ha spiegato - ci sono 672 auto ogni mille abitanti. A Milano abbiamo la media più bassa di auto: 495 su mille abitanti ma siamo comunque 150 unità sopra le città europee. Ecco questo non ha più ragione di esistere in una città anacronistica, ferma al boom economico. Dove si corre a tutti i costi perché se non si corre non si lavora. Ecco, se si corre muoiono le persone".

Il consiglio comunale di Milano ha già approvato a gennaio un ordine del giorno che invita il sindaco Giuseppe Sala e la sua Giunta a proclamare Milano “Città 30” istituendo il già menzionato limite di velocità in tutto “l’ambito urbano a partire dal primo gennaio del 2024”.

Al flashmob di sabato hanno aderito molte associazioni, tra cui Cittadini per l'Aria, Ciclobby, Genitori Antismog, Legambiente Lombardia, Critical Mass, Massa Marmocchi, Sai che puoi e Stradaxtutti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro