VALERIA GIACOMELLO
Cronaca

Melegnano, la protesta dei ciclisti: "Basta auto nelle zone pedonali"

Flash mob della Fiab nel piazzale Delle Associazioni: divieti di sosta ignorati, e la polizia locale non interviene

Il flash mob della Fiab a Melegnano

Melegnano (Milano) - Lo spazio pedonale del piazzale Delle Associazioni viene usato come parcheggio abusivo, i ciclisti della Federazione italiana ambiente e bicicletta organizzano un flash mob di protesta. Nei giorni di mercato e la sera, quando la città dà spazio alla movida, complice la difficoltà a trovare parcheggi, il piazzale si riempie di auto in sosta, nonostante la serie di cartelli che indicano il divieto di sosta con rimozione forzata degli autoveicoli. Una data, per inscenare una pacifica manifestazione in grado di dissuadere gli habituèe del parcheggio selvaggio, scelta non a caso nella ricorrenza della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada.

"Il tema della sicurezza della strada deve essere affrontato con maggiore forza – dichiara Giulietta Pagliaccio di Fiab – e un punto di partenza irrinunciabile è quello di preservare i pochi spazi pedonali rimasti a Melegnano. Il piazzale deve essere restituito alle persone che camminano, per questo chiediamo all’amministrazione comunale di prendere provvedimenti, inviando la polizia locale per fare multe ma, per risolvere il problema alla radice, anche apponendo dei dissuasori fisici". La situazione di parcheggio vietato va avanti da anni e, fino a oggi, è rimasta irrisolta, diventando una consuetudine di fatto concessa. "Vediamo la polizia locale pattugliare l’area del mercato – denuncia Pagliaccio – ma il più delle volte interviene in piazzetta solo su nostra segnalazione, quindi le persone si sentono autorizzate a parcheggiare in pieno divieto, consapevoli del fatto che non riceveranno sanzioni".

"Il 20 novembre ricade anche la Giornata mondiale dei diritti dei bambini. Un’ulteriore ricorrenza collegata alla nostra iniziativa: occorre diminuire il numero di macchine in circolazione in modo da garantire ai bambini il diritto di andare a scuola a piedi o in bicicletta senza correre pericoli. È necessario costruire un modello di mobilità che rimetta al centro le persone di tutte le età. Per questo noi di Fiab abbiamo da tempo proposto la cosiddetta “Safety in numbers”: più ciclisti in circolazione garantirebbero una riduzione del 34% degli incidenti mortali".