Milano tutela i ciclisti dai camion: sensori anti-angolo cieco obbligatori da luglio 2024

Lo prevede l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. I tir che ne sono sprovvisti potranno circolare dentro la città solo di notte

L'incidente in cui è morta, a 39 anni, la ciclista Cristina Scozia

L'incidente in cui è morta, a 39 anni, la ciclista Cristina Scozia

Il primo a parlarne era stato il sindaco Giuseppe Sala il 20 aprile scorso, a poche ore di distanza dalla morte di Cristina Scozia, investita da una betoniera mentre percorreva la pista ciclabile tra via Sforza e corso di Porta Vittoria. Il conducente del mezzo pesante che svolta a destra, con ogni probabilità senza accorgersi della presenza della ciclista, una madre di famiglia di 39 anni.

Da qui l’annuncio del primo cittadino: vietare l’ingresso in Area B ai camion che non siano dotati di sensori anti-angolo cieco. Una misura che ieri è approdata in Consiglio comunale con un ordine del giorno presentato da Marco Mazzei, consigliere della Lista Sala, e approvato all’unanimità dall’aula di Palazzo Marino.

Un ordine del giorno che chiede allo stesso sindaco e alla sua Giunta di dare seguito alla parole proferite il 20 aprile scorso: consentire l’accesso in Area B solo ai mezzi pesanti che siano dotati di appositi sensori per rilevare ostacoli nell’angolo cieco e di limitare la circolazione in città alle sole ore notturne – dalle 22 alle 6, è l’ipotesi – a tutti i mezzi pesanti che ne siano sprovvisti.

Quanto ai sensori, come già riportato, si possono installare, nel caso in cui il mezzo non li abbia di serie, e i relativi kit hanno un valore di mercato tra i 500 e i mille euro, "a fronte di un pieno di benzina che per un tir arriva fino a 2000 euro" sottolinea Mazzei. Non solo Cristina Scozia, il 20 aprile scorso. Il primo febbraio, purtroppo, era toccato ad un’altra ciclista, investita a morte dal camion di una ditta di trasporti tra piazzale Loreto e viale Brianza. Anche da qui l’iniziativa dei partiti di maggioranza di Palazzo Marino.

Il documento invita la Giunta di Beppe Sala a fare anche un approfondimento su tutti gli incroci pericolosi, a partire da quelli dove si sono verificati incidenti. Quanto alle risorse, l’ordine del giorno prevede di coinvolgere Regione Lombardia e le associazioni di categoria per promuovere un tavolo congiunto di lavoro per la predisposizione di un piano di incentivi per facilitare l’acquisto e l’installazione dei kit. In fatto di tempistiche, invece, l’indicazione che arriva dal Consiglio è che tutti i veicoli pesanti – e non solo quelli di nuova immatricolazione come prevederà la normativa europea – si adeguino entro luglio 2024, quando, appunto, entrerà in vigore la direttiva comunitaria che introdurrà l’obbligo di dotarsi di tecnologie contro l’angolo cieco.

Su questo punto Mazzei ha dovuto incassare l’astensione dei consiglieri di Fratelli d’Italia che, per voce di Marco Bestetti, avevano chiesto di concedere più tempo agli operatori per adeguarsi. In ogni caso, c’è soddisfazione da parte del consigliere, nonché ciclista militante, già padre del provvedimento per la città a 30 all’ora: "È un provvedimento di buon senso e il buon senso ha prevalso – commenta Mazzei –, così anticipiamo l’Unione Europea e confido che le grandi aziende della logistica e dell’e dilizia si attivino già domani per adeguarsi. La città ha bisogno di proteggersi".

Di ordine del giorno "utile e necessario" ha parlato l’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi, esprimendo il parere favorevole della Giunta e assicurando che "si farà tutto ciò che è possibile, e anche di più, per garantire la sicurezza in questa città". Pieno appoggio anche da Filippo Barberis, capogruppo del Pd.

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