
Da sinistra: Domenico Torchia, Aldo Moro dell’Unione Commercianti, Marco Pozza, Maria Pulice, Fulvio Paladini e Massimo Spadaro dell’Agenzia delle Entrate
Cesano Boscone (Milano), 16 gennaio 2025 – Trenta giorni di tempo per regolarizzare i debiti con il Comune. Poi, “come soluzione estrema”, spiegano dall’Amministrazione, la polizia locale procederà a sospendere l’attività. È il nuovo regolamento che disciplina le misure di contrasto all’evasione dei tributi locali per gli esercizi commerciali. Un caso unico, quello di Cesano, in Lombardia. Pochi altri quelli italiani (in particolare in Emilia Romagna), secondo le informazioni raccolte dal Comune. Il documento, condiviso in un incontro anche con Domenico Torchia e Aldo Moro dell’Unione Commercianti e Massimo Spadaro dell’Agenzia delle Entrate, riguarda i “gravi debitori”, cioè morosi per importi superiori ai 5mila euro o per chi ha insoluti per 5 annualità consecutive. “L’evasione sottrae le risorse da destinare alla collettività e alle fragilità – sottolinea il sindaco Marco Pozza – e appesantisce il bilancio. In questi anni, con un gran lavoro, sono stati recuperati 2,8 milioni di euro dall’evasione dei tributi locali. Continuare in questa direzione – conclude Pozza – è necessario, come esercizio di equità e giustizia”. Secondo il Comune, il numero degli evasori recidivi, cioè che non hanno mai risposto alle richieste di regolarizzazione, è una decina e l’importo massimo raggiunto è intorno ai 13mila euro da parte di chi non versa il dovuto da oltre 9anni.
“Siamo arrivati alla stesura del testo – aggiunge l’assessore al Bilancio Fulvio Paladini – anche attraverso una concertazione con le associazioni di categoria, che si sono ritenute soddisfatte comprendendo che gli evasori esercitano una forma di concorrenza sleale verso gli esercizi commerciali in regola con i tributi. È un segnale forte che abbiamo voluto mandare per ragioni di equità oltre che per sostenere l’attività di recupero crediti che anche nel 2024 ha superato il milione di euro”. Un provvedimento necessario: le normali procedure di riscossione già in corso non hanno prodotto gli effetti attesi. “Con l’avvio del procedimento – spiega l’assessora al Commercio, Maria Pulice – il contribuente verrà messo in mora e avrà quindi tutti il tempo per regolarizzare la sua posizione. Se ci fossero delle difficoltà, basta farle presenti e concordare un piano di rateizzazione sostenibile. Vorremmo evitare l’intervento della polizia locale”.