
L’Osservatorio Suolo e Paesaggio Nord Est Milano ai candidati sindaco: «Il 41,7% del verde è già consumato»
Allarme speculazione a Cernusco, "meno abitanti, più mattone". L’Osservatorio Suolo e Paesaggio Nord Est Milano striglia i candidati sindaco: "Per la tutela del territorio servono impegni concreti, il 41,7% del verde è già consumato". Gli attivisti citano i dati Ispra, l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, e ricordano anche che in città il prezzo al metro quadro delle case è schizzato alle stelle: oltre i 3mila 500 euro. E pure che il reddito pro capite è sopra i 35mila euro fra i primi 10 più alti della Lombardia. Così hanno contato nei programmi degli aspiranti primi cittadini quante volte compare la parola suolo e hanno promosso la giovane Valentina Tedesco ("La Città in Comune", "Sinistra in Comune" e 5Stelle"), per lei cinque citazioni (una delle sue liste è tra i fondatori dell’Osservatorio); tre in quello di Claudio Mereghetti (Dimensione Cernusco, più tutto il centrodestra); due in quello di Paola Colombo (Pd e centrosinistra) e mai in quello di Danilo Radaelli ("Vivere Cernusco" e "Adesso"), l’ex consigliere "parla di Piano di governo del Territorio da rivedere in chiave partecipativa e di densificazione (condomini al posto delle vecchie villette anni Sessanta) in cui ridurre gli indici edificatori". L’Osservatorio punta l’indice sul Pgt che fa "greenwashing", operazioni di facciata più che tutela vera e propria del suolo", "approvato ormai 15 anni fa con revisione generale interrotta l’anno scorso dalla scomparsa del sindaco Ermanno Zacchetti - ricordano -. Sarà quindi la prossima Amministrazione a decidere se e come riprendere il percorso". Tra "i campi di possibile modifica" c’è un intervento che "prevede costruzioni per migliaia di metri quadri": in via Cevedale "è in istruttoria un piano attuativo per nuove palazzine su suolo agricolo di notevole valore ambientale. Campi di pregio esterni al perimetro urbanizzato e confinanti con il Parco Est delle Cave". Secondo gli attivisti servirà anche una riflessione sul futuro di Cascina Colcellate, "di rilevanza storica e architettonica, oggi abbandonata e circondata da fondi agricoli all’interno della zona industriale: sul suo destino serve un confronto pubblico". Chiunque amministrerà, "dovrà fare i conti con il contesto": "Popolazione sempre più anziana, famiglie sempre più piccole e un calo costante di residenti dal 2021".