
“Mi piace insegnare, cantare e cucinare". Ha una badante che l’assiste ma è sempre lei a coordinare “i lavori“ in cucina (e non solo): "Oggi prepariamo il ragù alla bolognese". Antoinette, per tutti An, Chielli, è una forza della natura: ha compiuto 103 anni lo scorso 12 settembre, è una professoressa d’inglese in pensione e continua a insegnare: "Converso al telefono con i miei allievi. Sono cinque, il più giovane ha 28 anni e il più anziano ne ha 78. Ma potrebbe essere mio figlio". Accoglie gli amici sempre con il sorriso, nella sua casa in zona Porta Venezia.
Come si sente, An?
"Ora benissimo. L’anno scorso sono stata in ospedale perché sono caduta: l’ascensore non funzionava e volevo scendere in strada ma sono scivolata rompendomi il femore. Ho affrontato un’operazione e mi sono anche ammalata di Covid. Ma ora è tutto passato: sono di nuovo a casa mia, piena di grinta, anche se ho bisogno di assistenza e mi sposto con il deambulatore".
Da quanto tempo vive a Milano?
"Io sono nata a Gissi in provincia di Chieti, in Abruzzo, ma quando avevo 6 anni mi sono trasferita con la famiglia a New York e lì mi sono poi laureata in Lingue. Tornavamo in Abruzzo ogni tanto, e lì mi sono innamorata di Giovanni, che poi ho sposato. Era un medico. Mi sono trasferita con lui a Milano nel dopoguerra e ho subito insegnato inglese. Credo di essere stata la prima insegnante d’inglese in città, alla British School e nelle scuole elementari. Negli anni ho avuto migliaia di allievi tra cui anche figli di “vip“, come Tiziana, la figlia di Pippo Baudo: adorava cantare e ballare. Adesso continuo a dialogare al telefono con i miei allievi. E riempio quaderni con citazioni e biografie.
Che cosa la rende felice?
"Poter fare ancora tutto quello che voglio. Scrivere, leggere e cantare. Ma anche scegliere i vestiti che poi indosserò: mi piace essere elegante anche solo per stare in cucina con la badante. Al mattino penso a cosa cucinare e poi lo prepariamo insieme. I miei prossimi piatti saranno i maccheroni alla chitarra e i tortellini. E poi mi rende felice avere accanto mio figlio Alfonso, che è medico, e il mio nipotino Giovanni, che si chiama come il nonno. Tra noi c’è quasi un secolo di distanza. Gli piace vedermi sulla mia “rocking chair“, la mia sedia a dondolo".
I suoi consigli per arrivare felici a 100 anni?
"Coltivare amicizia e amore, imparare sempre qualcosa di nuovo, socializzare, seguire una buona dieta, fare movimento, andare al mare per respirare lo iodio (io ci sono stata quest’estate, in Abruzzo), essere generosi, non trascurare la spiritualità, ricordare di essere la mente e non il corpo, avere una sedia a dondolo".
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro