GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Censimento a Città Studi e Dergano. Quasi 3.800 auto in sosta vietata. Occupato lo spazio di 4 campi da calcio

La mappatura condotta da “Sai che puoi“. "Zero multe, il Comune ci rimette almeno 317mila euro"

Quasi 3.800 auto lasciate in sosta vietata. Tante ne hanno contate i trenta attivisti di “Sai che puoi“ nei due quartieri di Città Studi e Dergano. Un censimento condotto il 16 gennaio, nel primo caso, e il 17 gennaio, nel secondo. Le strade mappate sono state 138 strade, per 42 chilometri percorsi. Da qui i risultati: le auto parcheggiate in sosta irregolare lungo le carreggiate sono state 1.344, quelle indebitamente lasciate sul marciapiede o comunque in spazi riservati ai pedoni sono state 1.048 e, infine, se ne sono contate 1.391 sui parterre alberati. Da qui il dato complessivo: 3.783 veicoli in sosta irregolare, 2.992 dei quali a Città Studi e i restanti 791 a Dergano. Lo spazio pubblico ingiustamente occupato dalle quattro ruote ammonta a 30.638 metri quadrati, l’equivalente di 4,3 campi di calcio a undici. I veicoli parcheggiati dove non consentito, se messi tutti in fila, descriverebbero una linea lunga 17 chilometri. E se la polizia locale avesse provveduto a comminare tutte le sanzioni del caso, queste avrebbero permesso al Comune di incassare almeno 317.730 euro, limitandosi alla fatispecie con la tariffa più bassa.

"I dati che abbiamo raccolto con la nostra mappatura – dichiarano Sebastiano Silvestri e Bianca Uberti Foppa, di “Sai che puoi“ – dimostrano quanto il parcheggio selvaggio sia ormai tollerato in città, con la conseguente perdita di controllo sugli spazi pubblici, come è sotto gli occhi di tutti. Auto parcheggiate sui marciapiedi, sui parterre alberati, in doppia fila e sulle strisce pedonali sono le principali cattive abitudini riscontrate durante il nostro conteggio nei primi due quartieri di Dergano e Città Studi. È un problema che ha conseguenze evidenti su tre livelli: minore sicurezza per tutti gli utenti della strada; peggiore qualità dello spazio pubblico; mancato introito economico per il Comune, che sceglie di non fare multe. Crediamo che l’amministrazione debba smettere di ignorare questi dati quando definisce le proprie politiche di mobilità e per questo chiediamo che al primo punto del Piano Urbano Parcheggi, che il Comune intende approvare in primavera 2024, sia previsto un programma di azioni per eliminare tutta la sosta selvaggia, con tempi, obiettivi chiari e azioni specifiche. Negli scorsi anni sono stati realizzati singoli progetti positivi, con la restituzione alle persone di spazi per anni occupati dalla sosta irregolare. Esempi come corso Sempione, via Pacini, viale Argonne, indicano la strada ma rimangono gocce nel mare se non inseriti dentro un programma che abbia obiettivi dichiarati e ambiziosi".