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Cassano d’Adda saluta Francesco Sacchi, memoria storica della città

Il primo cittadino Roberto Maviglia: "Negli anni mi ha raccontato tanti aneddoti, in particolare quando lavorava al Linificio"

Si è spento all’età di 91 Francesco Sacchi memoria storica della città. Il cassanese è deceduto all’ospedale di Melzo la sera di lunedì. "Al momento del ricovero, il 7 gennaio, era risultato negativo a tre tamponi, ma poi ha contratto il virus e la situazione delle sue patologie non ha retto". Racconta così gli ultimi momenti di vita del papà la figlia Elena, parole in cui prevale il dispiacere per la mancanza di un ultimo saluto e un ultimo abbraccio. "Una volta in ospedale, non ci è più stato possibile vederlo - ha continuato -: ci siamo tenuti in contatto telefonico fino alla sua ultima telefonata di lunedì sera fatta con un filo di voce. Mi mancherà la sua presenza e il suo esserci". Persona molto nota in città, numerosi i messaggi di cordoglio. "La scomparsa di Francesco Sacchi mi rattrista molto - così il sindaco Roberto Maviglia -. Era un po’ la memoria storica del nostro paese, negli anni mi ha raccontato tanti aneddoti sulla storia della nostra città in particolare sugli anni in cui lavorava al Linificio. Ciao Francesco, ci mancherai". Marco Galbusera, ex responsabile settore cultura in Comune e storico locale, traccia un profilo del cassanese scomparso: "Con lui se ne va un pezzo di Cassano, il ricordo vivente di tanti fatti, abitudini e personaggi ormai destinati purtroppo a uscire dalla scena della memoria. La sua mente vivace, il suo stile pacato. La sua curiosità e la sua generosità di cassanese gentiluomo vecchio stile mancheranno molto". I funerali sono in programma per domani alle 14.30 alla chiesa parrocchiale dove la salma arriverà direttamente dall’ospedale.

Stefano Dati