REDAZIONE MILANO

CANCRO / Agenzie e privati speculano sui malati. "Bilocale a 420 euro alla settimana"

Prezzi choc vicino a Istituto Tumori e Ieo, senza accesso per disabili di MARIANNA VAZZANA

Una foto d'archivio di ragazza in cerca di casa

Milano, 19 novembre 2015 - «A pochi passi dalla fermata dell’autobus e a 10 minuti dallo Ieo», Istituto europeo oncologico, recita l’annuncio su internet. Prezzo di un monolocale di 30 metri quadri fuori Milano, estrema periferia sud: 600 euro al mese. Per un bilocale “vicinanza oncologico” nella stessa zona servono 750 euro. A disposizione «anche per brevi periodi». Spostandosi verso il centro, nel cuore di Città Studi, è anche peggio: lo slogan on-line è a metà tra il surreale e il drammatico. «Case vacanza vicino a Istituto dei Tumori». Per attirare i “turisti” della migrazione sanitaria, che non vengono certo a Milano per villeggiatura. Le associazioni di volontariato che da anni cercano di fornire punti d’appoggio a prezzi calmierati ai malati forestieri e ai loro accompagnatori stimano che all’ombra della Madonnina, ogni anno, un milione di persone cerchi accoglienza per motivi sanitari, per curarsi o accompagnare un parente o un amico. Milano è il principale polo d’attrazione, in Italia, di questa migrazione triste. E, come se non bastasse la malattia, il macigno che pesa sul cuore è anche dovuto all’allontanamento da casa, dagli affetti, dal proprio ambiente. Si cerca quindi un alloggio che sia almeno il più possibile vicino al luogo di cura. Ed è qui che tanti fiutano il business, facendo schizzare alle stelle i prezzi di appartamenti messi in affitto anche per brevissimi periodi. Abbiamo provato ad addentrarci nella giungla di offerte proposte da privati, monolocali e bilocali in affitto. Primo annuncio: a neanche 300 metri dall’Istituto dei tumori di Città Studi, una coppia dovrebbe sborsare 420 euro a settimana per un alloggio arredato e con cucina attrezzata.

«C’è tutto: letto, cucina abitabile, bagno, tv, lavatrice», spiega la donna che risponde al telefono. Ma non l’accessibilità per una persona in sedia a rotelle. Allora scatta la seconda proposta: «Per 4 persone, 490 euro a settimana. C’è una rampa per raggiungere comodamente l’alloggio». Altra risposta, per un appartamento sempre in zona: «Il prezzo è di 300 euro a settimana per una persona. Si aggiungono 50 euro se gli ospiti sono due». Un po’ più economico. Ma bisogna portarsi da casa lenzuola e asciugamani. E anche qui è impossibile aggirare le barriere architettoniche: «Ci sono scalini, e l’ascensore è molto piccolo». Tutti dicono di affrettarsi a prenotare, perché le richieste sono continue. Bisogna indicare chiaramente la data di arrivo e il periodo di permanenza. «Fino a domenica 29 - dice un uomo - non ho disponibilità di letti». Spostandosi più in periferia, nella zona di viale Monza, la richiesta è di 40 euro al giorno per una persona, 70 per due. «Monolocale a uso esclusivo». Piano rialzato, a cui si accede salendo comunque 4 gradini. L’apice:vicino la stazione Centrale, a 2 chilometri sempre dall’Istituto dei tumori (si precisa nell’annuncio). «Chiediamo 86 euro a notte, per un monolocale». Significa oltre 600 euro a settimana. Una persona in sedia a rotelle può entrare comodamente? Pausa di silenzio. «L’ascensore è vecchio. Se la sedia a rotelle è piccola potrebbe entrare in cabina. Ma ci sono scalini. Era stato montato un montascale, bisogna verificare che esista ancora. La signora che l’aveva fatto sistemare è deceduta».