ANDREA GIANNI
Cronaca

Casa, miraggio per redditi medi La scelta: lasciare Milano o un “buco” di 18 mq in periferia

Appartamenti sempre più cari anche fuori dal centro e canoni d’affitto record. Per 70 mq da 965 a 1400 euro al mese, solo il 5% tariffe agevolate. "Così la città non regge"

di Andrea Gianni

Per un milanese che prende uno stipendio di 1500 euro al mese l’unica soluzione per acquistare casa è andare fuori città, o accontentarsi di un “buco“ in zone periferiche. Con un mutuo ventennale, dalla rata pari al 30% del reddito, può permettersi di acquistare un monolocale di 18 metri quadrati sul mercato del nuovo in classe energetica A o B, di 24 mq sul mercato dell’usato in buone condizioni o di 31 mq sul mercato dell’usato da ristrutturare, sempre fuori dal centro. La simulazione realizzata dall’Osservatorio Casa Affordable promosso dal Consorzio Cooperative Lavoratori (Ccl) fotografa una città sempre più inaccessibile, considerando che circa un quarto dei percettori di reddito a Milano può contare su un’entrata netta di sole 1500 euro al mese. E il 60% dei contribuenti milanesi dichiara redditi inferiori a 25.000 euro l’anno, il 35% inferiori a 15.000 euro. "Se la politica e l’imprenditoria non si faranno carico di comprendere le condizioni reali dei milanesi, determinate in primis non solo dal lavoro e dalla sua qualità, ma soprattutto dalla remunerazione, unitamente ai costi degli alloggi – spiega il presidente di Ccl Alessandro Maggioni – Milano non reggerà a lungo nell’essere la città più attrattiva d’Italia". La media dei valori di compravendita effettiva a Milano è stata nel 2021 di 5.268 euromq sul mercato del nuovoclasse energetica A o B; di 4.122 euromq sul mercato dell’usato in buone condizioni; di 3.086 euromq sul mercato dell’usato da ristrutturare. Sul fronte degli affitti la situazione non è migliore.

Dal 2015 i canoni hanno registrato una crescita del 25-30%, rendendo inaccessibili anche le zone più periferiche. Sono cresciuti in numero assoluto i contratti firmati, ma la quota di quelli a canone concordato o agevolato è rimasta la stessa: solo il 5% del totale. Per un’abitazione di 70 mq fuori dal centro il canone medio è di circa 965 euro al mese. Anche se, guardando le offerte online, una casa di 70 mq viene messa in affitto anche per 1400 euro al mese. Un dato che si inserisce in un panorama di generali rincari. "A causa dei costi dell’energia le persone rinunciano a riscaldare le loro abitazioni – spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano e segretario milanese del sindacato di inquilini Sunia-Cgil – non avendo le possibilità economiche per far fronte agli aumenti".