LAURA LANA
Cronaca

Casa Albergo in vendita. La marcia dei residenti: "Chi compra l’edificio acquista anche noi"

La struttura di via Fogagnolo per 30 anni è stata un pezzo del welfare

Casa Albergo in vendita. La marcia dei residenti: "Chi compra l’edificio acquista anche noi"

Casa Albergo in vendita. La marcia dei residenti: "Chi compra l’edificio acquista anche noi"

"Chi compra la Casa Albergo, prende anche i suoi inquilini", si legge sul foglio che è stato attaccato sulla porta della struttura di via Fogagnolo, che per 30 anni ha rappresentato un pezzo fondamentale del welfare cittadino e che oggi è stata messa in vendita dall’amministrazione. Voluta dall’allora sindaco Abramo Oldrini, inaugurata alla presenza dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, per decenni ha ospitato persone fragili, sfrattati, donne vittime di violenza, anziani soli seguiti dagli assistenti sociali. Ieri pomeriggio quelli che sono ancora i residenti della Casa Albergo, un centinaio di persone, hanno sfilato per le vie del centro insieme all’Unione Inquilini, ai comitati per il diritto alla casa, ad esponenti di associazioni e partiti. "Ancora nei giorni scorsi si sono presentati i carabinieri. Presto ci sarà uno sgombero. Dove andremo? Che fine faremo?", chiede una mamma con 2 minori. Le soluzioni che in questi mesi sono state fornite dal Comune non sono state ritenute accettabili dalla maggior parte degli inquilini della Casa Albergo.

"Mi hanno proposto un ospizio, poi una struttura ad Affori, quando da oltre 50 anni vivo a Sesto e, infine, una camerata in un centro di accoglienza a Milano", fa presente un anziano. Dei cento che attualmente vivono in via Fogagnolo, una quarantina sono residenti a Sesto e altrettanti nel capoluogo. "Per loro l’Unione Inquilini ha fatto richiesta di residenza perché qui c’è il centro dei propri interessi: qui abitano, i figli vanno a scuola, hanno il medico e per legge il Comune dovrebbe assegnarla – spiega l’avvocato Gianluigi Montalto -. Invece, non lo fa. In questi anni abbiamo vinto diverse cause, ma non è facile per un Said far causa al Comune o ricevere dal Comune una lettera che intima lo sfratto a lui e ai suoi figli. Ecco, questo è un Comune che sfratta i suoi figli".

Si arriva in largo Lamarmora con la Banda degli Ottoni che accompagna il corteo. "In Casa Albergo ho incontrato anziani che non possono muoversi, donne che hanno lasciato il Paese di origine e la loro famiglia con la speranza nel cuore, bambini segnati dallo stress che stanno vivendo ora", dice Dorina Gasparini.