Milano, 22 ottobre 2024 – Cinquant'anni a fianco dei poveri, di chi ha perso un lavoro, di chi non riesce mettere insieme il pranzo con la cena. A mezzo secolo dalla sua istituzione (sancita da un decreto arcivescovile emanato il 18 dicembre 1974), la Caritas Ambrosiana da mezzo secolo è un punto di riferimento nel capoluogo, nell'area metropolitana, nei Comuni delle diverse province della Diocesi: un organismo in grado di cooperare con istituzioni, imprese, soggetti del terzo settore e singoli cittadini, al fine di studiare le povertà, ascoltare e aiutare persone fragili e vulnerabili, individuare e rimuovere le cause delle varie forme di esclusione sociale, orientare tanti fedeli e cittadini, e in particolare i giovani, al servizio volontario, a scelte di pace, a percorsi di giustizia, a pratiche di accoglienza.
I numeri drammatici della povertà
Nel solo 2023, la Caritas ha risposto a oltre 60mila richieste d’aiuto, con un aumento di queste ultime, rispetto all’anno precedente, del 24%. Quasi 6 persone su 10 di quelle incontrate sono donne, ma gli uomini sono passati dal 38% nel 2022 ad essere il 40,4% del totale nel 2023. Sulle provenienze geografiche delle persone immigrate, i primi 5 Paesi sono: Perù (18,5%), Marocco (12,9%), Egitto (9,1%), Ucraina (8,1%) e Romania (4,9%). Il dato del Perù è estremamente rilevante perché su base annua si è registrato un aumento del 54,5%, motivato soprattutto dalla crisi economico-sociale e da un forte afflusso di immigrati venezuelani nel Paese sudamericano. In calo invece i numeri relativi ai profughi ucraini in quanto molti hanno deciso di ritornare in patria. Inoltre alcuni dati sembrano evidenziare che l'acquisizione della cittadinanza italiana non è di per sé decisiva nell'affrancare da una "carriera" di povertà: chi era in situazione di disagio prima di divenire cittadino italiano, rischia con forte probabilità di rimanervi impigliato anche dopo. A rischio povertà sono anche le famiglie con figli minori. Quasi 1 nucleo su 4, tra quelli che si rivolgono ai centri d'ascolto, hanno al loro interno figli under 18. Nel 23,5% dei casi, alle porte di Caritas bussano madri sole (nubili o separate o divorziate o vedove) e in quasi 3 casi su 4 le famiglie povere con figli minori sono di nazionalità non italiana.
Un concerto alla Scala
Un ruolo dunque cruciale quello svolto dalla Caritas nei territori ambrosiani: è la ragione che ha spinto istituzioni civiche, culturali ed economiche milanesi a promuovere uno straordinario momento di festa e di ringraziamento, in vista della ricorrenza del cinquantesimo. Le manifestazioni avranno ufficialmente inizio sabato 9 novembre, con un importante convegno nell'Aula Magna dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in occasione della Giornata diocesana Caritas. Altri appuntamenti e alcune pubblicazioni seguiranno nei mesi successivi. Ma il momento culminante sarà domenica 15 dicembre 2024. Alle 17.30, l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà in Duomo una messa per operatori, responsabili e volontari Caritas. Poi le celebrazioni si trasferiranno al Teatro alla Scala.