MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Alta tensione nelle carceri Milanesi. Disordini al Beccaria, mentre San Vittorie scoppia

Disordini, agenti aggrediti e tentativo di evasione all’istituto minorile. Il sindacato di polizia: “Baby criminali, agiscono in branco”

50086545F6A1B00772DF7882BA24E31B-74762950

Gli agenti nel carcere milanese di San Vittore

Milano – Un materasso a fuoco. Un agente aggredito. Il furto di chiavi, preludio verosimile a un tentativo di evasione. Disordini che hanno scosso, ancora una volta, ieri notte il carcere minorile Beccaria. Una polveriera che non si placa. Allarme anche a San Vittore per “le condizioni critiche” e “il sovraffollamento” come denuncia l’eurodeputata Ilaria Salis dopo la visita alla casa circondariale per adulti dove “i problemi – evidenzia – sono molti, troppi. L’emergenza è strutturale. Bisogna intervenire subito”.

Al Beccaria “tutto è successo – riferisce Alfonso Greco, segretario per la Lombardia del Sindacato autonomo polizia penitenziaria – perché un detenuto aveva la tosse: a mezzanotte gli hanno procurato lo sciroppo ma lo ha rifiutato. Poi un gruppo di reclusi ha incendiato un materasso e, quando un agente ha aperto la cella per intervenire, i ristretti lo hanno accerchiato e picchiato. Gli hanno rotto il labbro, la testa e spruzzato l’estintore in faccia”. I detenuti, sempre secondo il racconto di Greco, sono poi scesi, hanno colpito altri colleghi e hanno preso le chiavi “per poi uscire all’aria. Di sicuro volevano evadere”. Stando a quanto risulta al Giorno, avrebbero approfittato del momento di emergenza, mentre erano in corso le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco, per agire “in branco", mentre una ventina di loro venivano spostati altrove. Da qui, la richiesta di aiuto. E a dare manforte in via Calchi Taeggi sono intervenuti prima i carabinieri e poi anche la polizia di Stato. Tre detenuti lievemente intossicati sono stati accompagnati in ospedale in codice giallo. Al pronto soccorso per le inalazioni di fumo anche quattro agenti della polizia penitenziaria mentre il collega ferito è stato soccorso per contusioni.

“Ancora c’è chi si ostina a chiamare “poveri ragazzi“ questi delinquenti criminali?”, si chiede il segretario del Sappe. Per don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria, “aiutare questi ragazzi è una sfida educativa difficile ma che bisogna affrontare. Molti sono minori stranieri non accompagnati, arrivano dalla strada, e non comprendono il perché di questo “stop“ forzato. A ogni negazione agiscono sopra le righe. Molti sono in astinenza da droghe”.

La situazione nel carcere degli adulti, invece? “La prima cosa, lampante, che mi è saltata agli occhi è la situazione di sovraffollamento, assolutamente terribile”, ha detto l’eurodeputata di Alleanza Verde Sinistra Ilaria Salis.

“Il personale sanitario e gli psicologi – evidenzia – sono calcolati sulla capienza e non sulle persone effettivamente presenti. In base ai dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, San Vittore ha una capienza massima di 749 posti, eppure attualmente ospita 1.111 detenuti”. È rimasta colpita dalle celle: “Alcune sono davvero troppo piccole, non c’è spazio per muoversi, sono costretti a stare tutto il tempo in branda”. Disagi e proteste dei detenuti anche al carcere di Busto Arsizio, dove sono rotte le pompe dell’acqua.