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San Siro, i carabinieri in servizio allo stadio si lamentano: "Pasti a orari impossibili"

La denuncia del sindacato Sim dopo il derby di Coppa Italia

Carabinieri in servizio allo stadio

Milano, 5 marzo 2022 - Serpeggia malumore tra i carabinieri che, in occasione delle partite di calcio, prestano servizio per tutelare l'ordine e la sicurezza negli stadi di San Siro a Milano e all'Unipol Domus Stadio di Cagliari. Il problema non sono gli scontri tra tifosi ma il cibo. Prché. dicono, "siamo costretti ancora a consumare pasti in orari impossibili o restare a digiuno". La denuncia arriva dal Sim Carabinieri, associazione sindacale che è scesa in campo per risolvere il problema che riguarda in particolare i militari del Reggimento Lombardia e della Legione Lombardia, impiegati anche negli stadi di Bergamo, Brescia, Cagliari e di altre città d'Italia.

Ultimo caso, spiega il sindacato in una nota, è stato quello del primo marzo in occasione del derby Milan-Inter di Coppa Italia. "Parte degli operatori in rinforzo della linea territoriale sono rimasti senza cena, perché sostituita con il cosiddetto sacchetto", peraltro vietato dal regolamento dell'Arma, con dentro "un plum-cake, una lattina di bevanda gassata dolce, un pacchetto di crackers, due spicchi di formaggio e un succo di frutta". I loro colleghi invece hanno cenato in "mensa alle ore 16.50, orario più consono a una merenda che a un pasto serale".

Il nodo da sciogliere per il Sindacato Italiano Militari Carabinieri è assicurare che a chi è impegnato a garantire la sicurezza durante eventi che "muovono milioni di euro" e tanto pubblico, "un pasto decoroso, e non consumato in condizioni quanto meno discutibili in termini logistici e di orari" ossia, come accade ora, attorno alle 17 o la sera tardi. Per questo l'appello, rivolto alla politica e alle società calcistiche, in particolare quelle di casa negli stadi di Milano e Cagliari è "di organizzare e appaltare servizi di catering con pasti caldi all'interno degli impianti"», che dovranno essere dotati di apposite mense, "con le già disponibili risorse della Prefettura, al fine di risolvere una volta per tutte la problematica da anni evidenziata e rendere in questo modo dignitosa" la presenza dell'Arma.