Dj Fabo morto, ascoltati in Procura amici e conoscenti

Prime testimonianze nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato Marco Cappato per "aiuto al suicidio"

Marco Cappato davanti alla stazione dei carabinieri di via Fosse Ardeatine

Marco Cappato davanti alla stazione dei carabinieri di via Fosse Ardeatine

Milano, 21 marzo 2017 -  Alcuni amici e conoscenti di Dj Fabo, il 40enne morto in una clinica svizzera con la procedura del suicidio assistito lo scorso 27 febbraio, sono stati ascoltati oggi per tutto il giorno in Procura a Milano nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato per "aiuto al suicidio", Marco Cappato, esponente del Radicali e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni.

Si tratta delle prime testimonianze raccolte dagli inquirenti. In particolare, sono state sentite come persone informate sui fatti nell'ufficio del pm Tiziana Siciliano, che coordina l'indagine, alcune persone che hanno avuto rapporti di amicizia o frequentazione con Dj Fabo. Nei prossimi giorni dovrebbero essere ascoltati anche i familiari di Fabo e potrebbe essere poi convocato lo stesso Cappato. Nei giorni scorsi, nell'ambito delle indagini condotte dai carabinieri, era stata acquisita documentazione relativa a protocollì, regole e normative in base alle quali alla clinica Dignitas di Zurigo, dove il 40enne è morto, viene praticato il suicidio assistito, oltre a documenti sulla storia clinica di Dj Fabo.

L'inchiesta era scattata a seguito dell'autodenuncia di Cappato, che ha accompagnato Dj Fabo nella clinica elvetica, del 28 febbraio scorso nella casera dei carabinieri di via Fosse Ardeatine.

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