GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Più persone sui mezzi Atm: capienza massima al 60%

Il Comune sfrutta la possibilità prevista dall’ultimo decreto del Governo: finora il limite era fissato al 25%

Passeggeri in metropolitana

Milano, 17 luglio 2020 - Da domani i mezzi pubblici potranno trasportare più persone di quante ne trasportino oggi senza per questo venir meno al rispetto delle norme ancora in vigore per prevenire e contenere l’emergenza coronavirus. Nel dettaglio, nelle prossime ore la capienza massima consentita di autobus, tram e treni della metropolitana potrà salire dall’attuale 25% al 60%.

Il Comune ha infatti scelto di sfruttare una possibilità prevista dal Governo con l’ultimo decreto, quello varato mercoledì, vale a dire: è possibile derogare al distanziamento interpersonale di un metro se i passeggeri a bordo, sia quelli seduti sia quelli in piedi, «sono posizionati in linea, orientati nello stesso senso» e «guardano – quindi – nella stessa direzione». Sicuramente più facile a farsi che a dirsi. Detto altrimenti: aumenta il numero dei passeggeri che potranno viaggiare uno affianco all’altro, senza più alternanza tra posti che si possono occupare e posti da lasciare liberi, ma restano vietati quei posti che, invece, mettono i passeggeri uno di fronte all’altro, a meno che tra l’uno e l’altro non sia possibile rispettare la distanza di un metro. Più volte in queste settimane Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità, aveva auspicato che si potesse aumentare la capacità di carico dei mezzi pubblici e altrettanto aveva auspicato Arrigo Giana, direttore generale di Atm.

Ora ecco lo spiraglio aperto dall’ultimo decreto. A bordo di autobus, tram e treni, sia quelli della metropolitana sia quelli regionali e a lunga percorrenza, coprirsi naso e bocca con la mascherina o con indumenti che riescano ad assolvere allo stesso scopo. «Non abbassiamo la guardia – dichiara Granelli nell’annunciare la svolta sulla capacità di carico dei mezzi Atm – ma riteniamo che la deroga al metro di distanza possa essere interpretata anche come un segnale rassicurante sull’utilizzo dei nostri bus, metro e tram. Intanto Atm continua il suo lavoro di sanificazione di tutte le vetture affinché viaggiare sia sicuro per i passeggeri ai quali continuiamo ad appellarci affinché si attengano con scrupolo alle regole». Nelle prossime ore Atm provvederà a modificare la segnaletica a bordo dei suoi mezzi, ferma resterà, invece, la separazione tra i percorsi di ingresso nelle stazioni e sulle vetture e di uscita. 

Dal Comune di Milano e Atm alla Regione Lombardia e il trasporto su ferro. L’assessore lombarda ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, ieri ha confermato che la Giunta di Palazzo Lombardia «sta lavorando allo sviluppo intermodale tra Orio al Serio e le città di Bergamo e Milano», vale a dire, a collegamenti ferroviari tra le due città e l’aeroporto orobico. «Questo – ha sottolineato la Terzi – ci potrà garantire un sistema metropolitano che potrà ulteriormente portare sviluppo al territorio». L’assessore è poi intervenuta sulle polemiche sollevatesi a causa della scelta di Trenord di consentire il trasporto delle bici a bordo solo su alcuni convogli, su alcuni orari e su alcune linee: «Il trasporto delle biciclette sui mezzi Trenord aveva trovato un suo equilibrio grazie ai tanti interventi dell’azienda e al proficuo confronto con Fiab e altre associazioni del mondo delle due ruote. Purtroppo, le norme legate all’emergenza Covid-19, hanno palesato che le condizioni minime di sicurezza invocate anche dal personale viaggiante, non potevano più essere rispettate. Abbiamo comunque aperto un tavolo fra assessorato e Trenord per capire se e come è possibile intervenire sui convogli o dedicare una parte dei treni solo per il trasporto bici in maniera strutturale e non temporanea – ha fatto sapere Terzi –. Il sistema, prima del Coronavirus, era arrivato a 69mila ticket giornalieri (dati 2019, nel 2013 erano 34mila) e 900 abbonamenti annuali: davanti a una forte domanda, c’era una risposta adeguata».