
rDaniele Nappo* Negli ultimi anni le scuole hanno aggiunto le competenze digitali nei percorsi di apprendimento e i risultati cominciano a vedersi....
rDaniele
Nappo*
Negli ultimi anni le scuole hanno aggiunto le competenze digitali nei percorsi di apprendimento e i risultati cominciano a vedersi. Gli studenti stanno confermando crescente abilità nell’uso delle tecnologie, sia per scopi accademici che per la risoluzione di problemi complessi, posizionandosi tra i più preparati in Europa in alcune aree chiave. L’introduzione del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) e i progetti per l’innovazione didattica hanno variato il modo in cui le tecnologie vengono insegnate e usate. Le aule sono sempre più dotate di strumenti come Lim, tablet e piattaforme online e tanti docenti sono stati istruiti per valorizzare le nuove tecnologie. Questi cambiamenti hanno consentito agli allievi di sviluppare competenze che vanno oltre l’uso quotidiano.
Secondo rilevazioni europee, gli studenti italiani si caratterizzano in particolare nell’uso creativo delle tecnologie digitali, manifestando grande capacità di applicarle per risolvere quesiti concreti. Inoltre l’Italia sta spiccando come un leader nel promuovere l’educazione digitale nelle scuole primarie e secondarie, con progetti pilota che vengono presi come esempio in altri Paesi. Guardando al futuro è essenziale continuare a investire in infrastrutture tecnologiche e formazione, assicurandosi che nessuno venga lasciato indietro. Le competenze digitali non sono solo un titolo per il mondo del lavoro, ma rappresentano una chiave per partecipare attivamente e consapevolmente alla società moderna. Con i progressi già fatti, l’Italia è sulla buona strada per diventare un esempio di eccellenza nel panorama educativo europeo.
*Direttore Scuola Freud