MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Cane folgorato, ora i sigilli Scatta la petizione: giustizia

Il padrone di Caos: "Non si può morire così". E in poche ore raccoglie 1.300 firme

di Marianna Vazzana

Transenne e nastri di plastica invitano a stare alla larga dalla porzione di pavè attigua alle Colonne di San Lorenzo: l’area è off-limits da mercoledì sera, quando un cagnolino è morto folgorato dopo essere passato in quel punto tenuto al guinzaglio dal padrone. Si chiamava Caos ed era un lagotto di 8 mesi. Ha appoggiato la zampina sopra uno dei faretti a terra, che è risultato essere senza copertura, prendendo la scossa all’istante. Altri tre cani erano morti prima di lui nei due giorni precedenti (uno si è salvato), tra Cesano Boscone, Bareggio e Como, dopo aver calpestato tombini o pozzetti. Neve e ghiaccio avrebbero fatto da "conduttori": fatale, per gli animali, appoggiare le zampe bagnate lì sopra. Questa è l’ipotesi.

A Milano ora sono in corso gli accertamenti da parte dei ghisa per far luce sulla morte del cagnolino. Ieri, oltre i nastri di plastica, si potevano scorgere facilmente i faretti a terra: alcuni curiosi allungavano lo sguardo, forse pensando alla triste storia di Caos. Il suo padrone Lapo Mamoli Aprile, di 20 anni, che studia a Londra Scrittura creativa e che è rientrato a Milano per le vacanze di Natale, è disperato: "Non si può morire così, all’improvviso. Fortunatamente sto bene, nonostante a distanza di tre giorni io continui ad avvertire corrente nelle dita e un generale scompenso fisico oltre che un dolore e uno choc emotivo che non potrò mai risolvere e dimenticare". Dopo l’annunciata causa al Comune ha promosso una petizione su Change.org rivolta al sindaco Giuseppe Sala, al presidente della Regione Attilio Fontana e ad altre figure istituzionali, che in poche ore ha raggiunto 1.300 firme, chiedendo "Giustizia per tutti i cani folgorati". Scrive che "le nevicate hanno messo a nudo una carente manutenzione della rete elettrica che corre sotto i piedi dei cittadini e le zampe dei nostri cani. Una metropoli come Milano non può permettere che fatti come questi avvengano. La stessa sorte poteva toccare a bambini o a qualunque malcapitato".