
Candelora (Gabriele Mignardi)
Milano, 2 febbraio 2018 - Oggi, 2 febbraio, si celebra la Festa della Candelora, in milanese “Fèsta de la Serioeùla”, che ricorda la presentazione di Gesù al Tempio e conosciuta anche come festa della Purificazione di Maria, poiché secondo l’usanza ebraica, una donna che aveva partorito un figlio maschio, era considerata impura per sette giorni, e per altri trentatré non poteva accedere al Tempio, così si compivano quaranta giorni, sappiamo che il numero 40 è simbolo della prova e di purificazione, e quindi doveva recarsi al Tempio per purificarsi. Il due febbraio cade esattamente quaranta giorni dopo la nascita di Gesù.
Il nome candelora si deve al fatto che in questo giorno, in chiesa, durante la Santa Messa, sono benedette le candele, che divengono simbolo di Cristo, Luce che ci illumina, e ci toglie dalle tenebre del Male, del peccato e quindi della Morte. Per questo, terminato il rito, la candela si porta a casa. La celebrazione della candelora risale tuttavia a tradizioni precristiane, celebrata anche da riti pagani legati però al ciclo della natura e alla fertilità della terra. Si fa, infatti, riferimento a particolari animali, come ad esempio l’Orso, che osserva il tempo per sentire se l’avvicinarsi della primavera è vicino o se conviene rintanarsi ancora per un po’. Della Marmotta, che esce dalla tana per fiutare l’aria e valutare la situazione dell’andamento della stagione. Anche ai proverbi tuttavia è riservato un posto per questa ricorrenza, come "Per la Candelora dall’inverno siamo fora, ma se piove e tira vento, nell’inverno semo ancora dentro".
A Milano, nel XVI secolo, a questa giornata si dedicava una processione, portando un’Icona della Madonna, che partiva dalla chiesa di Santa Maria Beltrame - oggi chiesa scomparsa della quale rimane il nome nella piazza che si apre lungo via Torino- , e arrivava a Santa Maria Maggiore, la basilica che esisteva prima del Duomo. Al Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco, si trova un'antica testimonianza di questa processione: una lastra della fine del XII secolo o inizi del XIII e proveniente proprio da Santa Maria Beltrade. L'immagine della Madonna precede il corteo dell'arcivescovo con pastorale e di alcuni personaggi con le candele. Oggi invece la processione si svolge all’interno della Cattedrale. All’interno del Grande Museo del Duomo, tra le sale del Tesoro, si conserva l’icona della 'Madonna dell’Idea'. Si tratta di una tavola dipinta su entrambi i lati, con una scena della Presentazione di Gesù al Tempio da una parte e dall'altra la Madonna e il Bambino, risalente alla metà del XV secolo ed eseguita da Michelino da Besozzo (anche se rimangono alcuni dubbi sull'attribuzione), famoso artista rappresentante del gotico internazionale. La tavola ha un nome particolare: Madonna dell'Idea, secondo alcuni deriverebbe da Eidon (immagine) ma secondo altri deriverebbe da un attributo di Cibele, Magna Mater Idea, della quale la festa cristiana avrebbe preso il posto.