Campus data, l’azienda punta al raddoppio

Boom data center nell’hinterland, impatto, importanza e prospettive: se ne parla in un workshop al Politecnico di Milano, e uno dei "case history" è il maxi data center Stack Emea in costruzione a Liscate. All’aula magna dell’ateneo milanese, insieme ad altri colleghi, il sindaco liscatese Lorenzo Fucci: "Una bella occasione per approfondire la tematica e per me l’occasione di presentare un intervento che avrà un ritorno positivo per il territorio. Lo ha a dire il vero già da ora: il polo data sta sorgendo infatti su un’area dismessa e degradata, che sarà riqualificata e rilanciata". Il workshop meneghino si è tenuto l’altra mattina in aula magna, a cura del team Osservatori Digital Innovation e School of Management del Polimi. Fra i relatori la deputata e consigliere milanese Giulia Pastorella, David McAuley di Bitpower, amministratori italiani e stranieri e a rappresentare l’hinterland milanese oggi "terra di conquista" per i colossi dell’archiviazione dati e della cybersicurity i sindaci di Liscate, Settimo Milanese e Melegnano.

A Liscate il campus data in costruzione su un’area di circa 40mila metri quadrati porta la firma di Stack, operatore globale di data center americano, oggi in fase di importante espansione europea e italiana, che vanta già un campus "tripartito" di enormi dimensioni a Siziano. A Liscate il primo intervento nell’area Martesana. L’interesse già noto per l’hinterland est è noto e confermato dalla stessa Stack. "Il datacenter campus in fase di costruzione a Liscate - così Herif Rizkalla, Ceo Italy & Switzerland di Stack Emea - è tra le priorità strategiche di Stack in Italia e rappresenta un’evoluzione importante nel suo percorso di crescita. Il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente la presenza nel milanese, riqualificando aree industriali abbandonate e creando nuovi posti di lavoro. Siamo fiduciosi di poter realizzare progetti vantaggiosi per i territori dove siamo presenti, come avviene già a Siziano". Mentre il cantiere liscatese avanza già si punta al raddoppio, in linea con la strategia del colosso tecnologico. "C’è un’area già opzionata - così Fucci - ma siamo ai prodromi". M.A.