ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Campo da basket, il duello. Il Comune vuole demolirlo i residenti raccolgono le firme

L’area nella frazione di Poasco, teatro di ritrovi e schiamazzi, sembra destinata a scomparire "Ma quello spazio è anche un punto d’incontro per i giovani: andrebbe sistemato e recintato".

Fortunato Valente, portavoce dei contrari alla demolizione

Fortunato Valente, portavoce dei contrari alla demolizione

Un po’ ammalorato e, per qualcuno, fonte di disturbo (più di una volta, la sera, è diventato teatro di ritrovi con schiamazzi e musica ad alto volume), il campetto da basket di Poasco sembra destinato ad essere demolito. Per cercare di far cambiare idea al Comune, tra i residenti della frazione è stata promossa una raccolta di firme, che ha totalizzato 450 adesioni. L’obiettivo è tentare di salvare il campetto, chiedendone una riqualificazione.

"Se quella struttura oggi è ammalorata, è a causa di anni di mancate manutenzioni. Noi riteniamo che, opportunamente sistemato, e recintato così da scoraggiare gli schiamazzi a tarda ora, quel luogo possa rimanere ad uso della nostra frazione", afferma il promotore della petizione, Fortunato Valente, che nei giorni scorsi ha depositato in Municipio le firme raccolte.

"Il campo da basket, l’unico di Poasco - prosegue - rappresenta anche uno spazio simbolico perché, nel tempo ha fatto da collante e punto d’incontro per decine e decine di ragazzi del quartiere. Il problema del disturbo notturno lamentato da alcuni residenti non ha nulla a che vedere con coloro che frequentano il campetto durante il giorno e che sarebbero i più penalizzati dalla sua eliminazione. A fronte della demolizione, il Comune ha previsto la realizzazione di un’area calisthenics, ma in un’altra zona della frazione e senza certezze che questo intervento compensativo vedrà effettivamente la luce. Con la petizione vogliamo dimostrare che la maggior parte dei poaschesi è per il mantenimento dell’attuale area da gioco".

Ora il tema sarà oggetto di dibattito da parte della classe politica. Intanto, l’appello dei firmatari della petizione è stato condiviso e rilanciato da Gina Falbo, consigliera comunale della lista "Insieme per San Donato".