Caldaia in tilt alla Crispi ogni mese e mezzo: "Non ne possiamo più"

Guasto riparato ma episodi a catena

Aule al gelo (NewPress)

Aule al gelo (NewPress)

Milano, 20 marzo 2018  -  «Bambini al freddo, statisticamente ogni mese e mezzo. Siamo esasperati», scuote la testa Paola Canovai, del comitato genitori della primaria Francesco Crispi, che ieri è tornato a scrivere al Comune di Milano. La settimana, infatti, è cominciata coi caloriferi gelati. «È successo a fine ottobre, il 4 dicembre, il 16 gennaio, il 6 febbraio, il 15 marzo e ci risiamo – sottolinea Canovai –, spesso oltre alla scuola il problema riguarda l’intera centrale e quindi restano al freddo il nido, la materna, il centro diurno disabili, la Casa solidale. Chiediamo un intervento strutturale perché siamo genitori che lavorano, cittadini e contribuenti, non possiamo lasciare a casa i nostri figli da scuola. E non è giusto che perdano lezioni».

«Il guasto all’impianto è già stato riparato, è ripartito tutto», fanno sapere dal Comune. Scuola aperta alle 7,30 i tecnici erano già sul posto alle 9. Al momento però non risultano problemi strutturali e interventi in programma. A prendere in mano carta è penna, subito dopo la segnalazione delle mamme, è stato anche Marzio Nava, vicepresidente del Municipio 2: «Anche per la festa del papà i bimbi (e non solo) del parco Finzi rimangono ancora al freddo – ribadisce Nava –. È purtroppo una situazione che si ripete come uno stillicidio da ottobre dello scorso anno e si è verificata puntualmente anche a dicembre, a gennaio, a febbraio e due volte nell’ultima settimana. Riteniamo incresciosa e inaccettabile questa situazione». Nava lancia l’appello allo stesso sindaco: «Cosa farebbe il signor sindaco se i suoi figli o i suoi cari fossero coinvolti ripetutamente in questo disagio che si riflette inevitabilmente sul decorso normale della didattica e sulla formazione dei nostri ragazzi? È del tutto chiaro che non si possa continuare in questo modo. Riteniamo infatti ovvio, ormai, che continuare a tamponare la situazione invece di risolverla definitivamente non sia la soluzione e sia oltremodo antieconomico. Conosciamo bene la situazione precaria e critica in cui versano le scuole milanesi ma francamente da una città, la nostra città, che rivendica giustamente, di potere ospitare la sede dei più importanti organismi internazionali ed europei ci si aspetterebbe un’attenzione e una sensibilità che fino ad oggi, sono del tutto mancate».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro