
Busta paga più leggera. Presidio e sciopero dei dipendenti Honeywell
Contro una busta paga più leggera, ieri mattina, i dipendenti di Honeywell si sono ritrovati in presidio davanti alla sede centrale di Cologno. Uno sciopero per dire "no agli assorbimenti del superminimo che pure è stato riconosciuto per i positivi risultati e il costante impegno". La multinazionale statunitense in Italia ha circa 250 dipendenti su diversi poli: solo a Cologno sono oltre 50 addetti. "Ogni anno, per ogni lavoratore, viene compilata una scheda di valutazione rispetto agli obiettivi raggiunti. Su questa base vengono erogati i superminimi", spiega Angelo Pedrini del Sial Cobas. "Quest’anno c’è stato finalmente, con oltre un anno di ritardo, l’adeguamento del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. Un aumento che tutti attendevano da tempo. Peccato che noi, di fatto, non lo abbiamo sentito", commenta Stefania Sala della Fiom. A luglio, nel momento dell’erogazione dell’incremento dei minimi tabellari della categoria, l’azienda ha proceduto con l’assorbimento dei superminimi. "Ci siamo sentiti presi in giro - confessa Gabriella Careddu del Sial Cobas -. Aspettavamo una busta paga più pesante e invece l’abbiamo trovata come sempre. Con questa inflazione, poi, il nostro salario continua a perdere valore. In media, stiamo parlando di 140 euro sulla busta paga. Una cifra che, alla fine dell’anno, è considerevole per ogni dipendente". L’assemblea dei lavoratori ha così deciso lo sciopero, oltre ad altre azioni ogni 27 del mese, vale a dire il giorno di versamento dello stipendio. "Anche le modalità di comunicazione da parte dell’azienda ci hanno lasciato molto amareggiati - racconta Sala -. Prima ci è stato detto che non avremmo avuto quella quota in busta per problemi tecnici e che avremmo dovuto aspettare un mese". Ma anche il mese successivo nulla è cambiato. "Due giorni prima dello stipendio ci hanno detto che avrebbero proceduto con un’altra modalità, col benestare di Confindustria - continua Careddu -. A ogni lavoratore è stata versata una cifra nettamente inferiore, ad esempio 30 euro. Una somma diversa per ogni dipendente, sulla base di calcoli aziendali. Ci è stato detto che gli oltre 100 euro di differenza li avremmo digeriti, hanno detto proprio così. Ci siamo rimasti male sia per lo stipendio decurtato, a fronte di obiettivi raggiunti e rinnovo del contratto di settore. Ma soprattutto perché in tanti anni le relazioni sindacali e lavorative con Honeywell erano sempre state ottime".