
di Francesca Grillo
Le segnalazioni sono arrivate da più zone della città. Da via Manzoni fino al parco Scarlatti, passando per via Valtellina, Isonzo, Emilia e via Trieste. Le strade dove sono stati registrati problemi all’illuminazione sono diverse, alcune rimaste completamente al buio per alcuni giorni. Un problema soprattutto "di sicurezza", commenta il consigliere di opposizione Alberto Schiavone che ha "inoltrato le segnalazioni all’amministrazione comunale, chiedendo un intervento per rispondere a decine di persone che lamentano zone senza luce. Mi hanno assicurato che l’assessore e il Comune se ne stanno occupando. Speriamo tutti in un intervento risolutivo: le strade al buio creano diversi problemi di sicurezza, sia per chi viaggia in macchina, a piedi o in bici, sia per le abitazioni. La luce di un lampione può essere un deterrente contro furti e vandalismi".
La pensano così anche i cittadini che abitano nelle zone al buio: "Per portare giù il cane dobbiamo farci luce con la torcia del telefono - racconta una ragazza - e non ci sentiamo sicure a uscire di casa col buio". Le fa eco un anziano: "Anche posteggiare la macchina non è il massimo, con il rischio che venga vandalizzata o rubata. Con l’oscurità i balordi agiscono più indisturbati". E poi c’è chi gira in bici: "Per fortuna ci sono le piste ciclabili che garantiscono un po’ di sicurezza con percorsi destinati a noi ciclisti. Ma attraversare una strada senza luce ci mette in pericolo, considerando che in alcune zone come via Trieste gli sconsiderati viaggiano ad alta velocità, senza tenere conto di ciclisti e pedoni". Il problema è concreto ma, come sottolinea Schiavone, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici David Arboit ci sta "lavorando. I 2.600 pali dell’illuminazione stradale sono stati presi in carico da poco tempo dal nuovo manutentore. Ha terminato all’inizio di quest’anno la sostituzione di tutte le lampade. Poi sono iniziati gli interventi sulla rete, cioè sui fili e collegamenti vari, contatori". In questa fase, secondo l’assessore, "sono emerse le criticità: i nodi di una pessima precedente manutenzione della rete elettrica sono venuti al pettine - commenta Arboit -. Sono stati fatti collegamenti aerei provvisori, ma in alcuni casi si tratterà di fare scavi e di cambiare tutti i fili. Il precedente gestore avrebbe dovuto programmare meglio gli interventi per rinnovare periodicamente una rete elettrica obsoleta". Insomma, il problema è che nel cambio di gestione sono venuti fuori i problemi di vecchie manutenzioni che potranno essere risolti solo con interventi mirati.