In viale Bligny a Milano apre Bommarè, la tradizione campana in veste creativa

Ai fornelli del ristorante lo chef Ciro Lastra, Cappello d'Oro 2022

Un piatto di Bommarè

Un piatto di Bommarè

Milano – Bommarè, la fusione di due nomi, “bon” che equivale a buono e “mare” che per i napoletani rappresenta una fonte di arte, di storia e di leggende. Buon mare è un augurio, un buon auspicio e ribadisce il concetto di buona fortuna che va cercata con impegno e sforzo e che va accolta e ringraziata. Bommarè “il mare in cucina” è una nuova insegna milanese in viale Bligny, dopo Cercola e Forte dei Marmi. Per chi vuole mangiare il pesce non è necessario recarsi in una città marinara, a Milano si mangia il miglior pesce d’Italia che arriva e viene acquistato nel mercato ittico meneghino tra i più forniti d'Italia  e ne è un esempio il nuovo ristorante. 

Crudi e ostriche, tartare, conchiglie, crostacei e caviale e pescato fresco e prodotti di pregio provenienti da mari più lontani come il King crab e il caviale Beluga; tradizione mediterranea e qualche suggestione fusion caratterizzano la cucina dello napoletano Chef Ciro Lastra (Capello d’oro 2023) che vanta una lunga esperienza ai fornelli.

Tra i primi piatti spicca la tradizione partenopea come i mezzi paccheri con rana pescatrice, linguine alla Nerano con tartare di gamberi. Il cavallo di battaglia sono le linguine di Gragnano con zucchine fritte, provolone del Monaco, grana stagionato 24 mesi e gambero rosso. Vi è anche un percorso “a mano libera”, cinque portate a discrezione dello chef realizzate sul momento con materie prime di stagione e pescato fresco di giornata. I piatti sono accompagnati da etichette di prestigio locali e internazionali, oltre ad una selezione di distillati e after dinner. Il ristorante milanese è stato progettato dall’architetto Davide De Lorenzo di Napoli ed è caratterizzato da pareti in wall paper blu, fondali scenografici che ricordano gli abissi marini, arricchiti da immagini di meduse, mante e razze stilizzate, per un’esperienza sensoriale a tutto tondo. I tavoli, messi in evidenza da corpi illuminanti di design ospitano circa 50 persone. La particolarità del nuovo locale è data anche da una sala di degustazione di vino e distillati.

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