
Per i revisori l’edilizia pubblica avrebbe necessità di finanziamenti forti e costanti
Milano, 5 luglio 2025 – Una morosità “tornata sui peggiori livelli del passato” e l’imminente venir meno di alcune agevolazioni fiscali espongono la già complicata gestione economica di Aler Milano a nuovi rischi. Da qui la necessità non solo di un intervento ma, soprattutto, di una strategia di medio periodo da parte della Regione.
Pur non mancando riscontri positivi, come la riduzione del debito complessivo e degli alloggi occupati abusivamente, la soluzione migliore, se solo ad oggi non fosse “fiscalmente insostenibile”, sarebbe l’acquisizione da parte della stessa Regione del patrimonio dell’edilizia pubblica, lasciando alle Aler un ruolo di mera gestione. Questa la sintesi della relazione del Collegio sindacale di Aler Milano sul Bilancio consuntivo 2024 dell’azienda. “Si riconferma – vi si legge – la deficitaria situazione finanziaria causata dalla morosità dell’utenza, la quale è aumentata rispetto al 31 dicembre 2023 passando dal 20,53 al 30%”. La morosità è fenomeno sempre più esteso anche agli alloggi in valorizzazione – quelli dati in affitto a canone concordato, non sociale, quindi a persone che hanno redditi più alti rispetto alla media di chi abita nelle case popolari – dove, nel 2024, è stata del 21%.
Vale la pena sottolineare come, stando alla relazione, nell’81,7% dei casi la morosità sia incolpevole, cioè causata da un’oggettiva impossibilità di pagare affitto e spese condominiali. Nel dettaglio, nel 2024 la Commissione di Aler competente per la valutazione delle situazioni di morosità ha accertati che su 525 casi trattati, solo 96 rientrassero nella morosità colpevole (per un totale di 2,9 milioni di euro di canoni non pagati) e ben 429 fossero invece da inquadrare come morosità incolpevole (per 10,5 milioni di canoni non pagati). Le messe in mora inviate nel 2024 sono state significativamente di più: 8.760. I processi di recupero crediti sono stati 3.065 per 22,4 milioni di euro. Ma, scrive il Collegio sindacale, “le azioni messe in campo per il recupero della morosità non hanno prodotto i risultati attesi”.
“Per tale motivo, nel corso del 2025 Aler si è posta l’obiettivo di indire due gare per il servizio legale di recupero stragiudiziale dei crediti (...). La pubblicazione delle gare è prevista entro la fine del 2025”. Ferma resta la “necessità che si pervenga ad un intervento pubblico (di Regione e dei Comuni) di sostegno al sistema casa che sia significativo e sistematico nel tempo”. “A fronte di canoni mensili di molto inferiori ai 150 euro per il 70% dell’inquilinato” l’aiuto dalla Regione è necessario per “elidere l’incidenza derivante dall’Imu sugli immobili sfitti e occupati abusivamente”.
Ecco, allora, il suggerimento impossibile: “A parere del Collegio (...) gli interventi di soccorso che Regione dispone in favore di Aler Milano in modo continuativo, anche se in assenza di una vera e propria strategia di medio periodo, dovrebbero articolarsi su altri presupposti, quali il ritorno della proprietà degli immobili in capo a Regione Lombardia con assegnazione alle Aler della mera attività di gestione del patrimonio immobiliare”.
Ad oggi, però, questo appare “fiscalmente insostenibile in assenza di deroghe normative”. Quanto ai rischi per gli anni a venire, preoccupano, come anticipato l’“abolizione dell’aliquota agevolata Ires da gennaio 2026”, decisa dal Governo, perché avrà “conseguenze pesanti sia sul bilancio sia sulla già difficile situazione finanziaria” di Aler. Preoccupa, poi, una “morosità in ulteriore aumento, visto che già oggi l’azienda è tornata sui livelli del peggiore passato”. Due gli aspetti positivi: “I debiti complessivi da bilancio passano da 391,5 milioni di euro del 2023 ai 355,2 del 2024”. E “anche il numero delle occupazioni abusive si è ridotto notevolmente passando da 3.319 a 3.031”.