Bollettino Covid oggi 29 novembre: Milano sotto i mille casi

I contagi nella città metropolitana sono 973, dei quali 386 nel capoluogo. Torna a crescere il contagio in Brianza: +649

Un Covid hotel a Milano (Ansa)

Un Covid hotel a Milano (Ansa)

Milano, 29 novembre 2020 - La provincia di Milano torna sotto i mille nuovi casi di coronavirus: 973 quelli registrati oggi, di cui 386 nel capoluogo. Un dato sicuramente influenzato dal basso numero di tamponi eseguiti a livello regionale (28.434), ma sicuramente significativo sia livello psicologico sia perché conferma di un trend in discesa che prosegue da ormai diversi giorni. Ieri nelal Città metropolitana si contavano ancora 1.748 nuovi contagi, dunque siamo di fronte a un clao di quasi 800 nuovi casi in 24 ore.

Le altre province 

Oltretutto, se anche altri territori particolarmente colpiti dalla seconda ondata come Como (215 casi) e Varese (152) fanno registrare un calo consistente, la vicina Brianza denota invece un trend contrario: dopo giorni in diminuzione, ieri addirittura contagi più che dimezzati sul giorno precedente, oggi conta 649 nuovi casi. Per quanto riguarda le altre province, il bollettino regionale racconta di Bergamo a 138, Brescia a 322, Cremona a 72, Lecco a 84, Lodi a 58, Mantova a 121, Pavia a 167 e Sondrio a 174.

Coronavirus Lombardia 29 novembre
Coronavirus Lombardia 29 novembre

Riaperture e polemiche

Nel frattempo nelle città lombarde, Milano in primis, va in scena la prima vera giorntata di shopping natalizio, grazie all'allentameto delle misure restrittive che, in attesa del ritorno in classe domani degli studenti delle scuole medie per le lezioni in presenza, riguardano in particolare la riapertura dei negozi. Lo stesso governatore Attilio Fontana ieri aveva invitato a sostenere gli esercizi commerciali, esortando a "comprare lombardo". A Milano è stato preso d'assalto corso Buenos Aires, via dello shopping generalista per eccellenza, ma anche in centro si sono riversate tante persone per fare acquisti nelle boutique in Galleria e corso Vittorio Emanuele. Una situazione potenzialmente pericolosa dalla quale aveva messo in guardia l'infettivologo Massimo Galli: "Se non si manterranno tutta una serie di precauzioni, andremo di nuovo a sbattere", aveva detto a Otto e Mezzo su La7. Un altro fronte di discussione riguarda invece i ristoratori, costretti a rimanere ancora chiusi a differenza dei colleghi negozianti: "Siamo stremati, senza ulteriori aiuti la ristorazione muore", il grido d'allarme della categoria. Discorso analogo per i gestori degl impianti di sci che, insieme a tutto l'indotto del turismo invernalerischiano di vedere compromessa la stagione turistica

 

 

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