Ristoratori pronti a tornare in piazza: "Ancora chiusi, siamo allo stremo"

Zini (Al Tronco) gu ida la rivolta: i ristori non sono arrivati per ora. Vogliamo essere trattati come i colleghi negozianti

Alfredo Zini durante una protesta

Alfredo Zini durante una protesta

Milano, 29 novembre 2020 - Sì, certo , i negozi oggi riaprono. Ma i bar e i ristoranti no. Un’altra fumata nera per il mondo della ristorazione, ormai in crisi profonda dopo mesi di serrande abbassate (non tutti fanno il servizio di asporto) e di incassi deficitari nei mesi della riapertura dopo il primo lockdown.

"Basta, siamo stremati, senza ulteriori aiuti la ristorazione muore": questo il grido d’allarme rilanciato dagli imprenditori del settore e dall’Ho.Re.Ca., in una nota firmata da Alfredo Zini, proprietario del ristorante “Al Tronco’’ nel quartiere Isola. Zini preannuncia che la categoria tornerà in piazza "entro mercoledì" (il luogo e le modalità della manifestazione sono in via di definizione) e spiega meglio cosa intende dire con "stremati": "Nelle ultime settimane abbiamo sentito parlare di ristori bis, ter, quater, di sostegno, di bandi e di liquidità, ma al momento molti di noi hanno ricevuto solo cartelle di pagamento dei tributi locali, F24 con versamento Inps, che dovranno essere pagate nei prossimi giorni. Certo, un piccolo sconto è stato fatto dalle amministrazioni locali Tari e Cosap, ma non in maniera proporzionale alla perdita del fatturato e dei posti a sedere dei locali (circa il 50% in meno)".

Non è finita. "Ad oggi – continua Zini – le anticipazioni sul nuovo Dpcm per le festività non promettono nulla di buono per la categoria: la chiusura alle 18, anche se venisse attuata la zona gialla in Lombardia e la chiusura obbligata nei giorni del Santo Natale, Santo Stefano e probabilmente per la cena del 31 dicembre, sarebbe l’epilogo finale di una sofferenza che sta portando le imprese ad un suicidio assistito, da parte di chi ci governa a tutti i livelli amministrativi. Per questo chiediamo di rivedere gli orari di chiusura, così come le altre imprese del commercio, al fine di garantire anche un servizio di ristoro per i consumatori che andranno a fare acquisti per i regali di Natale, rispettando tutte le prescrizioni imposte finora".

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