
Un'immagine del contestato rendering sul progetto di ricostruzione post-bellica a Gaza che si ispira anche al Bosco Verticale di Milano disegnato da Stefano Boeri
Milano – "Il Piano Riviera per Gaza è un'orrenda e violenta proiezione di un futuro inaccettabile e perverso, che presuppone la deportazione e la diaspora forzata di migliaia di famiglie già oggi esposte a una continua minaccia di morte”. L’archistar Stefano Boeri ha commentato in questo modo il piano postbellico americano per la Striscia di Gaza che, nelle slide mostrate al presidente Donald Trump, trae ispirazione anche dai grattacieli milanesi di Porta Nuova.

"Vivo come un cupo paradosso - ha aggiunto - che tra le sue ispirazioni ci sia anche un'immagine del Bosco Verticale di Milano, il prototipo di un'architettura che al contrario promuove l'armonia con la natura e con la storia dei luoghi e che in questi anni ha dimostrato nel mondo di saper ospitare non solo abitazioni per ricchi ma edilizia sociale in affitto, spazi pubblici e servizi sanitari".

Oltre al Bosco Verticale a Milano, Boeri ha infatti firmato con la stessa ispirazione anche spazi pubblici ad Utrecht edifici di edilizia residenziali ad Eindhoven e in Cina, paese dove ha realizzato anche servizi sanitari come il Rehabilitation Center progettato per Shenzen.
