SIMONA BALLATORE
Cronaca

Bocconiane in campo: "Così 99 ex alunne aiuteranno le ragazze a centrare i loro sogni"

La prorettrice Antonella Carù: "Servono modelli e solidarietà femminile". Tra gli studenti il 43% è donna. Ora un fondo per chi ha talento e mentor.

Bocconiane in campo: "Così 99 ex alunne aiuteranno le ragazze a centrare i loro sogni"

Bocconiane in campo: "Così 99 ex alunne aiuteranno le ragazze a centrare i loro sogni"

Donne ai vertici del mondo finanziario, manager affermate nell’arte e nella musica. Donne di successo che hanno intrapreso anche strade non pianificate, trasformando imprevisti della vita in opportunità. "Partiamo da 99 donne e dalle loro storie professionali e personali per dire alle studentesse che possono essere loro la centesima": così Antonella Carù, professoressa di Marketing e prorettrice per lo Sviluppo e le relazioni con gli alumni, spiega l’ultimo progetto, lanciato ieri sera in Bocconi con le prime 99 protagoniste. "Al centro c’è un patto di solidarietà declinato al femminile. Ci saranno altri profili che emergeranno e saranno individuati per dare futuro al progetto – continua la prorettrice –. Ma cominciamo dalle prime 99 ambasciatrici del valore della Bocconi nel mondo. Quattro i moduli: un libro, Changed by women, dal quale emerge una Bocconi molto più variegata di quanto si tenda a immaginare, una raccolta fondi a supporto delle ragazze, per garantire una vera meritocrazia, un programma di mentoring che metterà in relazione donne con carriere avviate e studentesse e incontri in tutto il mondo grazie alla comunità degli alumni". Dopo Milano tra una decina di giorni ci si ritroverà a Bruxelles.

Si parte da una fotografia: oggi su un totale di 15.228 studenti, il 43% è donna; le professoresse rappresentano il 32% del corpo docenti di ruolo (su 424). Negli anni passati erano stati lanciati altri programmi, come “Women in Finance“, poi ampliato in “Women in Stem“. Le aziende si sono fatte avanti per incoraggiare le ragazze a intraprendere percorsi economici e statistici. Ora il piano si fa più strutturato. "Crediamo che mettere in evidenza ’role model’ per le donne sia il modo più efficace per mostrare quali possano essere le diverse declinazioni, l’ampiezza di opportunità e prospettive – sottolinea Carù –. Le nostre alumne doneranno alle studentesse tempo, esperienza e un racconto emozionante, professionale e personale. Abbiamo bisogno di massa critica per lanciare messaggi che vadano oltre la nostra comunità". Ieri una delle 99 protagoniste - l’attrice Gledis Cinque - ha aperto e chiuso la serata interpretando Donna Javotte Bocconi Manca di Villahermosa, presidentessa dal 1932 al 1957. "Anch’io dopo la laurea in Bocconi non ho intrapreso il classico percorso, ma le competenze acquisite sono sempre tornate utili nel lavoro e nella vita – racconta –. Sono felice di fare parte del progetto e di dare voce a Donna Javotte in questa chiacchierata immaginaria, ricordando gli atti d’amore che hanno dato vita a Bocconi e le prime tre laureate: Giuditta Catelli, Elvira Dettoni e Matilde Branchini (nel 1908, 1909 e ’10), che hanno spianato la strada". Cosa direbbe oggi Donna Javotte? C’è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta".