
di Nicola Palma
Sei Daspo già notificati e altri quattro in arrivo. Dieci ultrà della Curva Nord rischiano di rimanere a lungo fuori da San Siro e dagli altri impianti sportivi italiani(quando torneranno accessibili al pubblico) per via della manifestazione non autorizzata organizzata il 7 marzo scorso ad Appiano Gentile. Quel giorno, circa 400 sostenitori nerazzurri si ritrovarono davanti ai cancelli del centro sportivo Suning per incitare la squadra allenata da mister Antonio Conte prima della partenza per Torino, in vista del derby d’Italia poi perso per 2-0.
Peccato che all’epoca fossero già in vigore i provvedimenti del Governo sull’emergenza Covid: oltre a non aver dato alcun preavviso, si legge in una nota diramata ieri dalla Questura di Como, competente per territorio, i tifosi, nell’occasione, hanno agito "in violazione delle disposizioni impartite, con decreto legge del 23 febbraio 2020, per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica in atto".
Come? "Ammassandosi gli uni agli altri senza indossare i dispositivi di protezione e senza rispettare il distanziamento sociale, oltretutto intonando cori da stadio, alcuni dei quali offensivi e discriminatori e, al momento del transito del pullman con a bordo la squadra dell’Inter, accendendo numerosi fumogeni". Gli investigatori comaschi hanno analizzato le immagini riprese dalle telecamere e sono riusciti a identificare 49 dei presenti, con l’aiuto dei colleghi della Digos tifoserie di via Fatebenefratelli, che ben conoscono i volti dei frequentatori abituali del secondo anello verde del Meazza.
Tra i daspati, che stando a quanto risulta sono coloro che sono stati ripresi mentre accendevano i fumogeni, non ci sono i big del direttivo della Nord, che pure parteciparono all’affollato presidio e che sono stati sanzionati come tutti gli altri per la violazione delle norme anti-coronavirus: dal nuovo capo della curva Vittorio Boiocchi al portavoce del tifo organizzato di marca nerazzurra Andrea Di Jeva, dal responsabile del gruppo "Irriducibili" nonché esponente di Lealtà-Azione Giacomo Pedrazzoli al fondatore degli Old Fans e referente milanese di CasaPound Renato Bosetti.