Il giallo di Blessing, strangolata e uccisa a Rho: arrestato l'ex fidanzato

La ragazza, 25 anni, era stata trovata morta il 12 maggio nel campo di Mazzo di Rho dove si prostituiva

Blessing Tunde e il 34enne G.K. arrestato per l'omicidio della ragazza

Blessing Tunde e il 34enne G.K. arrestato per l'omicidio della ragazza

Milano - E' stato l'ex fidanzato, il trentaquattrenne ghanese G.K., a uccidere la venticinquenne nigeriana Blessing Tunde, ritrovata cadavere il pomeriggio del 12 maggio scorso nel campo di Mazzo di Rho dove si prostituiva. L'uomo è stato arrestato all'alba dai carabinieri della squadra Omicidi del Nucleo investigativo di via Moscova, che hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Angela Laura Minerva su richiesta del pm Grazia Colacicco.

Secondo le indagini dei militari, i due avevano interrotto il 12 aprile scorso una relazione sentimentale, che andava avanti da circa un anno, per volontà della donna, probabilmente stanca, stando a quanto riferito da amici e coinquilini, della gelosia morbosa del compagno e delle continue liti all'interno dell'appartamento di Novara che i due hanno condiviso prima con una donna e poi con un ragazzo, che viveva in un'altra stanza e che spesso ha assistito alle loro discussioni ad alta voce. G.K. ha provato a convincere la ex a tornare sui suoi passi, chiamandola più volte tra il 13 aprile e il 3 maggio e chiedendo a un'amica della ragazza di intercedere per convincerla a tornare con lui.

Poi l'ha uccisa, due giorni prima che ne venisse denunciata la scomparsa alla Questura di Novara e nove giorni prima che una passante ne rinvenisse il corpo senza vita in un'area boschiva non visibile dalla strada. A inchiodare il presunto assassino sono state le immagini registrate da una telecamera, che hanno collocato G.K. sul luogo in cui Blessing attendeva i clienti nel primo pomeriggio del 3 maggio, il giorno della morte. Solo poche ore prima, alle 13, la venticinquenne aveva fatto una videochiamata a un'amica per mostrarle una borsa appena acquistata a Rho. Le analisi del medico legale hanno stabilito che la ragazza è morta per asfissia, strangolata da un nastro elastico di colore rosa annodato per due volte attorno al collo e alla parrucca fatta di trecce che indossava abitualmente. G.K., in Italia dal 2017, ha regolare permesso di soggiorno e lavora come operaio in una ditta specializzata in pulizie industriali: dopo la fine della storia con Blessing, si era spostato a casa di amici tra Abbiategrasso e Novara. Dopo l'omicidio, ha portato via con sé i soldi e il telefono della vittima, tanto da essere accusato anche di furto aggravato.

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