Trappola di binari morti e pavè, cade anziano ciclista: è grave. “Rotaie inutilizzate da 60 anni”

Un 75enne ha perso il controllo della bici tra le vie San Vittore e Olivetani. Il presidente del Municipio 1: "Ne chiediamo da anni la rimozione”

I rilievi della polizia locale

I rilievi della polizia locale

I binari che si incurvano. Il pavè scivoloso per la pioggia. Due elementi che già presi singolarmente rappresentano un pericolo per i ciclisti (e non solo) ma che, uniti, raddoppiano il rischio di cadere. Una “doppia trappola“ che potrebbe essere all’origine dell’incidente di ieri mattina in via San Vittore all’angolo con via Olivetani, a due passi da Sant’Ambrogio e dal Museo della Scienza e della tecnologia: un uomo di 75 anni è scivolato proprio in quel punto, alle 10.40.

L’incidente

La dinamica è ancora da accertare ma stando ai primi rilievi della polizia locale, che è intervenuta con diversi agenti, l’uomo ha perso il controllo del mezzo finendo su masselli e rotaie senza essere stato urtato da altri veicoli. In sostanza avrebbe fatto tutto da solo. E potrebbe aver perso l’equilibrio a causa del mix tra pavè bagnato e binari morti. Ma nessuna ipotesi è da escludere: all’origine della caduta potrebbe anche esserci un malore. Saranno le indagini a chiarirlo.

L’anziano, rimasto a terra, è stato subito soccorso da alcuni passanti che hanno chiamato il 118. Poi in via San Vittore sono arrivate ambulanza e automedica. Il settantacinquenne aveva una ferita lacero contusa sulla fronte e in base a quanto riferito era sì cosciente ma piuttosto confuso ed è stato trasportato in codice rosso all’Humanitas di Rozzano. Intanto, anche se tutto è ancora da accertare, questo incidente riporta alla ribalta il tema dei binari morti, insidiosi come fossero serpenti di ferro sulla carreggiata.

Le rotaie morte di Milano

A chiedere di intervenire (fin dal 2011) nei punti "maggiormente pericolosi", in cui si concentra l’accoppiata binari morti-pavè, è il Municipio 1, che già nel 2017 aveva indicato in una sorta di classifica i punti a cui dare precedenza, prendendo in considerazione l’età dei binari non più utilizzati, la larghezza della strada, l’eventuale passaggio di mezzi pubblici su ruote, la presenza di scuole o ospedali.

E in questa “classifica“ al primo posto c’è proprio l’incrocio San Vittore-Olivetani, "dove i binari sono “morti“ dal 1959, da quando non passa più il tram che faceva la spola tra largo Cairoli e piazza Tripoli. Un record – commenta Mattia Abdu, presidente del Municipio 1 –. Ne abbiamo chiesto la rimozione più volte. Sappiamo solo che spariranno nel tratto di via San Vittore con la riqualificazione a fine cantiere M4. Su via Olivetani e via Vico, ancora non abbiamo risposte".

Altre rotaie da rimuovere sono quelle di via Castelfidardo e dell’Orso, inutilizzate dagli anni Sessanta. “Riposano“ dalla fine dei Settanta, invece, quelle che attraversano le vie Carroccio, Lesmi, Ausonio e Cesare da Sesto, così come quelle di via Cesare Battisti. Altri binari morti circondati dal pavè sono in via San Giovanni sul Muro e in un tratto di corso di Porta Romana (inutilizzati dagli anni Novanta) e di viale Pasubio (dagli anni Duemila). Già rimossi invece quelli di piazzale Biancamano, via Monte di pietà e via Palestro.

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