Bimbo travolto e ucciso in bici a Milano, folla ai funerali: "E' figlio di tutti noi"

Al cimitero di Bruzzano l'addio a Mohanad "Momo" Moubarak, morto a 11 anni. Il pirata della strada Nour Amdouni è stato arrestato: era drogato, senza patente e guidava con una gamba ingessata

Funerali di Mohanad Moubarak il bambino investito da un autista pirata in via Bartolini

Funerali di Mohanad Moubarak il bambino investito da un autista pirata in via Bartolini

Cerimonia funebre questo pomeriggio al cimitero di Bruzzano per Mohanad Moubarak, "Momo", il bimbo di 11 anni investito e ucciso mentre era in sella alla sua bici in via Bartolini angolo viale Monte Ceneri tra l'8 e il 9 agosto. Alle 15 oltre cento persone hanno dato l'ultimo saluto al "piccolo angelo", com'è scritto su una delle corone di fiori appoggiate sulla bara bianca: il papà Abdullah detto Mimmo, il fratello maggiore e le sorelle che gli facevano da mamma (aveva perso la sua a maggio del 2020), alcuni compagni della scuola media Puecher, la preside Anna Ferri, familiari, conoscenti e amici. A portare il cordoglio della città, la vicesindaco Anna Scavuzzo. Intervenuto pure l'assessore regionale allo Sviluppo città metropolitana, giovani e comunicazione Stefano Bolognini. Per il Municipio 8 il vicepresidente Fabio Galesi.  

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La funzione religiosa è stata celebrata dall'Imam su uno spiazzo del cimitero. Poi ha preso la parola un amico di famiglia: "La morte di Mohanad ha colpito tutti noi. E' un nostro figlio. Siamo vicini alla famiglia, al papà di Mohanad che non deve sentirsi in colpa per l'accaduto. Chiedo a tutti una preghiera per Mohanad". Quella sera il ragazzino aveva chiesto al papà il permesso di pedalare per le strade del quartiere mentre aspettava che il genitore finisse di lavorare nel suo ristorante "El Sultan" di viale Monte Ceneri. Ma mentre era in bici era stato travolto dalla Smart guidata da Nour Amdouni, ventenne italo marocchino che non si fermò dopo l'impatto e che si costituì oltre 4 ore dopo alla polizia stradale mentre erano già in corso le indagini del Nucleo Radiomobile della polizia locale.

Ora, per l'investitore è scattato l'arresto: Amdouni, spiega la Procura, guidava senza patente, che non aveva mai preso, era sotto effetti di droga (thc), aveva la gamba sinistra ingessata e viaggiava a 90 chilometri orari. e' accusato di omicidio stradale con l'aggravante della fuga.  ha "ampiamente dimostrato di non aver alcuna capacità di contenimento ed autocontrollo, essendo ragionevole e logico ipotizzare che lo stesso - totalmente privo di umanità e pietà in occasione del sinistro - possa agevolmente violare l'eventuale misura più gradata degli arresti domiciliari e, anche ponendosi alla guida di altri mezzi (di cui dimostra di avere capacità di disporre agevolmente pur non avendo la patente di guida), commettere altri reati" dello stesso tipo, scrive il gip di milano fiammetta modica.

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