Bimbo di 5 anni in bici fa cadere e uccide un’anziana al parco: il papà indagato per omicidio colposo

Milano, il padre stava insegnando al piccolo ad andare senza rotelle: rischia una pena fino a 5 anni e un risarcimento di almeno 200mila euro

Bambina in bicicletta (Archivio)

Bambina in bicicletta (Archivio)

Milano – Un bimbo di 5 anni che sta imparando ad andare in bicicletta senza rotelle, un’anziana che passeggia con un’amica nel parco, l’urto, la caduta e infine la tragedia. Doppia in questo caso: da una parte la morte della signora, dall’altra il padre del bambino che deve rispondere di omicidio colposo che dovrà versare un risarcimento di almeno 200mila euro

Le prime pedale e la caduta

Sono gli ingredienti di un caso giudiziario sul tavolo della Procura di Milano raccontato dal Corriere della Sera. L’incidente si è verificato a marzo in un giardino pubblico di Milano: un papà sta insegnando al figlio ad andare in bicicletta senza rotelle, scena piuttosto consueta in tutti i parchi cittadini. Il piccolo però, durante uno dei tentativi perde il controllo della bici e finisce contro una coppia di anziane che passeggia. Una delle due, un’87enne che cammina con un bastone, perde l’equilibrio e cade all’indietro battendo la testa. Inizialmente sembra che non ci siano gravi conseguenze, ma poco dopo perde i sensi. Morirà poi in ospedale a causa del trauma cranico. 

Condotta omissiva del genitore

La legge fa il suo corso e il padre del bimbo viene indagato per omicidio colposo, sulla base – spiega il Corriere – dell’articolo 40 del Codice Penale, secondo il quale “non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.

C’è poi una sentenza della Cassazione del 2010 su un caso analogo (non però dalle stesse conseguenze, non essendoci stato alcun decesso): “Non può andare esente da colpa la condotta omissiva del genitore nel non aver adeguatamente sorvegliato l’attività del figlio intrinsecamente pericolosa”.

Omicidio colposo

Il papà del bambino dovrà quindi rispondere di omicidio colposo, la cui pena va da un massimo 5 anni a un minimo di 6 mesi. In questo caso però, non possono essere previsti benefici per l’indagato, in quanto “dalla condotta è derivata, quale conseguenza non voluta, la morte di una persona”.

Il risarcimento 

Al genitore resta quindi la possibilità di patteggiare, con riduzione automatica della pena di un terzo e sospensione condizionale. Resta però il gravoso versante del risarcimento che, in base alle tabelle del tribunale, per una signora come l’87enne vittima di questo incidente, dovrà essere di almeno 200mila euro.

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