Milano, 13 novembre 2024 – La “vera“ stangata comunale quest’anno ricadrà sui turisti (+35 milioni di euro dall’imposta di soggiorno nel 2025), non sui milanesi, che però non potranno dormire sogni tranquilli su due fronti. Il primo riguarda le multe da Codice della strada: nel 2025 il Comune si attende più o meno gli stessi incassi, in rialzo, ottenuti quest’anno. Il secondo è legato alla sicura estensione del ticket di Area C il sabato e la domenica: l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte stima un aumento di introiti di quasi 10 milioni di euro all’anno.
Bilancio preventivo
Consultando il bilancio preventivo 2025 approvato in Giunta giovedì scorso, l’occhio cade subito sui numeri relativi all’imposta di soggiorno e alle sanzioni. Esponenziale il rincaro dell’imposta di soggiorno: nel preventivo 2024 era “ferma“ a 70 milioni di euro, nel preventivo 2025 schizza a 105 milioni di euro in più: 35 milioni di euro in più o oltre 25 milioni in più se si considera che nel bilancio consuntivo 2024 la tassa si è attestata a quasi 80 milioni.
In ogni caso, una stangata, frutto dell’applicazione da parte di Palazzo Marino della norma che consente alle amministrazioni comunali di
aumentare di due euro l’imposta di soggiorno nell’anno del Giubileo. Due euro che nel caso milanese significa un incremento del 40% in più della tassa sui circa 9 milioni di turisti previsti nel 2025, l’80% dei quali stranieri.I rincari
Sugli hotel a 4 e 5 Stelle l’imposta a carico dei turisti sale da 5 a 7 euro a notte, sui 3 Stelle da 4,5 a 6,5 euro, sui 2 Stelle da 3,5 a 4,9 euro, su una Stella da 2,5 a 3,5 euro. E Conte continua a chiedere al Governo di poter alzare la tassa di soggiorno sui 5 Stelle da 5 a 10 euro, come già consentito a Roma e Venezia.
Multe
Sul fronte multe, il preventivo 2025 prevede un incasso di 285 milioni di euro, 24 milioni in più rispetto al preventivo 2024 (261 milioni). Ma Conte precisa che nei conti finali di quest’anno si sono aggiunti altri 20 milioni di euro di sanzioni, che dunque sono salite già da 261 a 281 milioni, cifra distante solo quattro milioni dal bilancio preventivo relativo all’anno prossimo.
L’assessore, inoltre, stima che con l’estensione di Area C il sabato e la domenica, il Comune incasserà quasi 10 milioni di euro in più rispetto all’attuale introito, fermo a 37,5 milioni di euro all’anno per il ticket d’ingresso nella Cerchia dei Bastioni. Una stangata che però non è contenuta nella cifre del bilancio preventivo 2025, visto che la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala non ha ancora deciso la data esatta di avvio dell’estensione di Area C nei weekend. Più in generale, la manovra economica di Palazzo Marino per l’anno prossimo vale 3,8 miliardi euro di spese correnti.
Dove investire
Conte sottolinea che «il lavoro fatto ci consente di difendere i capitoli di spesa più sensibili come welfare, casa, sicurezza, educazione, che rispetto al preventivo del 2024 vedono un leggero miglioramento. Non quello che avremmo voluto ma sicuramente un miglioramento». Per quanto riguarda le entrate correnti, il preventivo 2025 prevede un aumento da 210 a 220 milioni di euro rispetto all’anno scorso, ma l’assessore precisa che non ci sarà un rincaro dell’addizionale: gli introiti aggiuntivi dipendono dai nuovi residenti a Milano che pagano le tasse comunali.
Trasporti e partecipate
In crescita, da 388 a 400 milioni di euro, anche gli introiti previsti dai biglietti Atm, a causa della nuova M4. Segno “più“ pure sui dividendi dalle società partecipate del Comune, che passano dai 151,8 milioni di euro del 2024 ai 201,8 milioni previsti nel 2025.
Quelli di A2A salgono da 70 a 77 milioni mentre i dividenti di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, registrano un maxi-incremento di 43 milioni di euro nel confronto tra 2024 e 2025: da 80 a 123 milioni di euro. I tempi di approvazione del bilancio 2025 dovrebbero essere rapidi. Dopo le sedute in commissione iniziate ieri, l’obiettivo di Conte è discutere la manovra in Consiglio comunale da fine novembre e approvarla entro i primi dieci giorni di dicembre, in anticipo rispetto alla scadenza di fine anno. Emendamenti dell’opposizione di centrodestra permettendo.