MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Assago contro l’Area C tutti i giorni dell’anno: “Così Sala privilegia l’élite milanese”

Presentata dalla maggioranza una mozione che invita il primo cittadino Musella a intervenire: “Non ha ridotto traffico e inquinamento, ma ha solo vessato famiglie e lavoratori”

Scritta Area C sul manto stradale di Milano

Secondo quanto annunciato da Sala a breve, la tassa per entrare nella cerchia dei bastioni aumenterà e dovrà essere pagata tutti i giorni

Assago – “No al pagamento di Area C 365 giorni all’anno”. La protesta del Sud Milano parte da Assago dove, Giuseppe di Noia, capogruppo in consiglio comunale della Lista Musella Sindaco ha depositato a nome di tutta la maggioranza una mozione per il prossimo consiglio comunale dove si chiede l’impegno del sindaco di Assago ad avviare una interlocuzione con il primo cittadino milanese, Beppe Sala, e bloccare l’ipotesi di estendere il pagamento del ticket Area C a tutti i giorni della settimana.

Attualmente, il balzello, che ha il sapore dei vecchi dazi, viene pagato esclusivamente nei giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi). Secondo quanto annunciato da Sala, a breve, la tassa per entrare nella cerchia dei bastioni, aumenterà e dovrà essere pagata tutti i giorni. “Area C è un balzello iniquo e discriminante - spiega il capogruppo della lista Musella - che quotidianamente colpisce migliaia di lavoratori e residenti che dall’hinterland milanese ogni giorno raggiungono il capoluogo. Aumentare questa tassa, ed estenderne il pagamento nei weekend e nei giorni festivi, è la dimostrazione di come il sindaco Sala non sia realmente il sindaco di tutta la città metropolitana ma di una esigua élite di milanesi”.

Oltre alla motivazione economica che porterebbe il costo del ticket dagli attuali 5 euro a 7.50 euro al giorno - una cifra che, se erogata tutta la settimana sfiorerebbe i 50 euro - si evidenzia l’assenza dei risultati concreti in materia di ambiente. “L’Area C non ha ridotto traffico e inquinamento, ma ha solo vessato famiglie e lavoratori, in particolar modo dell’hinterland milanese”.