Bilancio 2021 bocciato dai revisori

Il Collegio contabile del Comune: parere non favorevole sulle previsioni di entrata contenute nella manovra

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di Massimiliano Mingoia

Il Collegio dei revisori dei conti del Comune boccia il bilancio preventivo 2021 approvato dalla Giunta Sala e da ieri pomeriggio al vaglio del Consiglio comunale. I tre revisori – il presidente Mario Carnevale e gli altri due componenti Mariella Spada e Giuseppe Zoldan – concludono il loro lungo parere sulla manovra economica di Palazzo Marino per il 2021 con un "parere favorevole sulla coerenza complessiva del documento unico di programmazione 2021-2023" ma con un "parere non favorevole sull’attendibilità e congruità e coerenza delle previsioni di entrata in esso contenute".

Parole pesanti, perché di fatto il Collegio dei revisori critica quasi tutte le previsioni di entrate inserite dall’assessore Bilancio Roberto Tasca e dai tecnici del suo assessorato nel bilancio preventivo 2021 per far quadrare i conti dopo un anno difficile per Milano come il 2020, caratterizzato dall’emergenza coronavirus.

Nel parere lungo 51 pagine, i revisori scrivono: "Le suddette ottimistiche previsioni riguardano le entrate relative a: maggiore imposta di soggiorno rispetto alle previsioni assestate 2020 per 20 milioni di euro; maggiori entrate per recupero evasione tributaria di circa 9 milioni di euro rispetto all’assestato 2020, in particolar modo quella riguardante l’Imu; maggiori entrate per la Tari pari a circa 15,5 milioni di euro rispetto all’assestato 2020; maggiori entrate del Canone unico patrimoniale (ex Cosap ed ex imposta di pubblicità) per circa 45 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2020; maggiori entrate per contravvenzioni per infrazioni al Codice della strada pari a 66 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2020; maggiori entrate per proventi sosta a pagamento per circa 6 milioni rispetto all’assestato 2020; maggiori entrate per proventi da tariffe per il trasporto pubblico locale pari a circa 168 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2020".

L’elenco delle entrate contestate è lungo. Il Collegio dei revisori invita il Comune a "rivedere le previsioni di entrate formulate per il Bilancio 2021-2023 in un’ottica prudenziale che tenga conto ragionevolmente da un lato della storicità delle risorse incassate nel 2020 e dall’altro che tenga conto degli effettivi tempi di ripresa dell’economica". Il Collegio contabile, inoltre, invita Palazzo Marino "a perseguire in modo incisivo il recupero dell’evasione tributaria".

Il caso del parere negativo sul bilancio 2021 da parte revisori è segnalato in Consiglio comunale a inizio seduta sui conti dal capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale: "Si tratta di un fatto gravissimo, mai accaduto nel Comune di Milano. Chiederemo un parere all’Anci e al ministro dell’Economia sul fatto che i revisori giudichino non congrue le entrate". La replica di Tasca in aula non si fa attendere: "Il bilancio 2021 ha carattere di straordinarietà, arriva dopo un anno molto difficile per Milano. La mia indicazione è di approvare i bilanci preventivo e consuntivo e poi decidere in Consiglio cosa vogliamo fare".

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