Milano, 14 marzo 2023 – Dopo anni in strada, una sequenza impressionante di rapine, lo "sballo" da benzodiazepine le nuove parole d’ordine della vita di Bilal sono studio, impegno e sport. L’ex baby rapinatore di origini marocchine continua il percorso di "redenzione" all’interno della comunità Kayròs di Vimodrone, diretta da don Claudio Burgio, dove è arrivato lo scorso 5 novembre. "Ormai sono diversi mesi che sta con noi. Bilal si è inserito, studia l’italiano e altre materie per l’esame di terza media che proverà a superare a giugno, probabilmente in una scuola di Segrate. Ad aiutarlo ci sono una docente pensionata, una prof di ruolo e un giovane volontario: dicono che è sveglio, intelligente e si applica", racconta don Burgio, pure cappellano al Beccaria. Non solo il dovere. "Lo scorso 10 gennaio siamo andati per la prima volta a San Siro, per la sfida fra Inter e Parma per la Coppa Italia. Lui però tifa Barcellona". A calcio ci gioca pure come laterale, partecipando al campionato a 7 per squadre composte da ragazzi ospiti delle comunità. "Domenica ha sfiorato il suo primo gol. Una volta però è stato espulso da una partita perché ha reagito dopo lo schiaffo di un...
CronacaIl riscatto del baby rapinatore Bilal: "È arrivato strafatto, ora studia e si è inserito"
Il riscatto del baby rapinatore Bilal: "È arrivato strafatto, ora studia e si è inserito"
Don Claudio Burgio della comuntà Kairòs spiega il percorso di recupero del ragazzino “famoso” per i colpi a raffica in Centrale: "Ma è sempre più difficile aiutare gli under 14, mancano educatori"
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