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Bicocca accoglie le matricole al 30% E Iulm offre i tamponi agli iscritti

Il primo marzo tutti gli atenei spalancheranno le porte. Appello degli universitari a Roma. "Non chiudeteci ancora"

Si animano i due campus del Politecnico di Milano, che da inizio settimana ha dato il via alle lezioni in presenza al 50%, raddoppiando i turni. "Consapevoli del fatto che, in base all’andamento della situazione epidemiologica, potremmo dover ridefinire questa organizzazione, siamo ovviamente pronti a rivederla e a incrementare, o diminuire, le attività in presenza", ha ricordato il rettore Ferruccio Resta, nella sua lettera di "ben ritrovati" agli studenti. E, con cautela, si prepara ad aprire le aule anche la Bicocca. Il primo marzo sarà una data fondamentale per l’ateneo: non solo cominciano le lezioni del secondo semestre ma pure la sperimentazione del vaccino “made in Italy“. Rientrano per ora solo le matricole, al 30%. Che possono scegliere la giornata e le lezioni da frequentare in presenza prenotandosi attraverso l’AgendaWeb o con l’app Unimib Course. Gli studenti degli anni successivi possono rientrare solo per i laboratori didattici e le attività pratiche. E nella giornata di ieri è stata diramata una comunicazione ad hoc per chi vive nelle zone rosse o in quelle arancioni “scuro“: non potranno raggiungere l’ateneo. Per loro - come per tutti gli studenti - sarà sempre garantita la didattica a distanza. "L’aggravarsi della situazione pandemica sta richiedendo l’istituzione locale di ulteriori limitazioni agli spostamenti – si spiega nella nota –. Al fine di contenere il diffondersi del contagio, chiediamo a tutti coloro che risiedono in quelle zone, di attenersi strettamente alle indicazioni delle autorità nazionali e regionali, evitando il più possibile gli spostamenti".

Novità in vista alla Iulm, che ha aperto i battenti già dall’8 febbraio: gli studenti avranno la possibilità di effettuare il tampone per la diagnosi del Covid-19.

"I tamponi saranno gratuiti e saranno effettuati in ateneo in diverse giornate nel mese di marzo, per un massimo di 50 tamponi al giorno", si legge nella nota diramata agli universitari.

E se l’ex rettrice della Bicocca e ministra dell’Università e della Ricerca Cristina Messa chiede "cautela" per la ripartenza degli atenei, scatta l’appello degli universitari: "Dopo un anno di pandemia, è problematico che l’unica strategia adottata per contenere il contagio del virus nelle università sia ancora quella delle chiusure – sottolinea Lorenzo Morandi, di Link Coordinamento Universitario –. Da tempo proponiamo soluzioni intermedie che possano consentire di tornare parzialmente in presenza negli atenei". Si chiede una riorganizzazione degli spazi, si chiedono tamponi regolari. "Non si può continuare a rincorrere la pandemia ma bisogna gestirla".

Si.Ba.