
Fausto Bertinotti nel salotto di casa; alle sue spalle i quadri messi all'asta
Milano, 3 luglio 2025 – Le bandiere rosse hanno lasciato spazio ai rilanci a colpi di migliaia di euro. Nella sede milanese della casa d'aste Finarte, la collezione privata di Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera e già leader di Rifondazione comunista, è stata protagonista di una vendita di grande successo, con 21 lotti venduti su 24 per un incasso complessivo di oltre 300mila euro, moltiplicando di ben quattro volte le stime iniziali, come ha annunciato Finarte in un comunicato.

L’annuncio
"Basta le vendo, ho bisogno di soldi”. L’annuncio della messa all’asta delle due serigrafie del 1972 firmate Andy Warhol raffiguranti Mao Tse Tung aveva scatenato qualche tempo fa una scia di polemiche e pettegolezzi. Perché? Semplice: soldi e personaggi conosciuti combinati insieme costituiscono da sempre un cocktail micidiale e troppo ghiotto per l’opinione pubblica.
Le polemiche
I quadri del guru della pop art appesi alle pareti dell’ex segretario del partito Comunista italiano? Apriti cielo. Così Bertinotti è finito di nuovo nel mirino, lui che negli anni è sempre stato criticato da una certa parte del partito per via di quella passione per i maglioni di cachemire, ritenuti troppo poco “di sinistra” per segretario del più grande partito dei lavoratori.
A far storcere il naso ai nudi e puri di Rifondazione anche certe frequentazioni del jet-set romano, che gli erano valsi l’appellativo di “comunista da salotto” che oggi potrebbe far rima con radical-chic.
Regali preziosi
Era stato proprio un amico di Bertinotti e della moglie Gabriella “Lella” Fagno, l'ex banchiere Mario D'Urso, recentemente scomparso, a donare le opere di Warhol alla coppia. Chissà quanto valgono, si chiedevano i detrattori. In realtà le opere partivano da una valutazione compresa tra i 20mila e i 30mila euro.
“Sostenevano che valessero milioni e milioni di euro. Cifre spropositate”, raccontava alla vigilia dell’asta Bertinotti, che poi aveva aggiunto: “Così la smetteranno di ironizzare sulle ricchezze dei comunisti”.
La collezione
Le opere alla fine sono state aggiudicate rispettivamente a 106mila e 80mila euro, dopo un'appassionante sfida tra sala, telefoni e piattaforme online. Tra i pezzi venduti della collezioni Bertinotti due lavori di Piero Dorazio per 7.000 euro: uno, dono per i 32 anni di matrimonio.
L'altro, corredato da una dedica affettuosa: "Auguri per Lella Bertinotti, leggiadra colonna del suo compagno, custode e promotore delle nostre speranze". In totale, secondo fonti vicini alla casa d’aste, alla coppia Bertinotti andranno circa 250mila euro.
Il De Chirico
Accanto alla collezione Bertinotti, l'asta ha riservato un altro colpo di scena con "I bagni misteriosi", un olio su tela del 1935 firmato Giorgio de Chirico, già appartenuto all'attrice Monica Vitti: l'opera è stata battuta per 468mila euro, segnando uno dei risultati più alti mai raggiunti in Italia per il maestro della metafisica.