
Coppia gay (foto repertorio)
Milano, 4 febbraio 2018 - Nascerà una casa rifugio per ragazze e ragazzi omosessuali costretti a lasciare la famiglia (o comunque il luogo in cui sono cresciuti) perché rifiutati a causa della loro condizione tra i nuovi servizi che riempiranno dieci immobili confiscati alla criminalità organizzata, per i quali si è da poco conclusa la procedura di assegnazione da parte del Comune di Milano.
Al bando pubblico, lanciato il 27 ottobre 2017, hanno partecipato 36 soggetti. I vincitori riceveranno, per un minimo di 3 anni, gli immobili in comodato d’uso gratuito e dovranno, nel giro di tre mesi dalla stipula della convenzione, avviare i lavori di ristrutturazione, pena la decadenza. L’associazione Il Balzo gestirà lo spazio di via Ceriani promuovendo progetti di residenzialità rivolti persone con disabilità. La cooperativa sociale Comin invece gestirà lo spazio di largo Fratelli Cervi che diventerà un punto un riferimento per le attività socio-culturali del quartiere. Il social market di via Leoncavallo 12 (aperto nel 2013) continuerà a vivere grazie all’associazione Terza Settimana. Mentre in via Paisiello arriverà una ciclofficina gestita dal consorzio Area solidale onlus. Nei 100 metri quadri dello spazio, un maestro biciclettaio che insegnerà ai ragazzi – soprattutto a quelli detenuti nell’istituto Beccaria – l’arte della riparazione delle biciclette. Ancora: il consorzio Sis ha pensato di attivare negli spazi di via Curtatone una sorta di Job Café nel quale sperimentare percorsi di formazione e tirocinio nel campo della caffetteria e del catering.
La cooperativa sociale Arca di Noè avvierà negli spazi di via Imbriani progetti per adulti in difficoltà. E si continua con la fondazione Arché onlus che proseguirà la sua attività di contrasto al disagio giovanile in via Jean Juares. Mentre la prima Casa rifugio per ragazze e ragazzi omosessuali nascerà in via Sommacampagna. Promotori sono la cooperativa Lotta contro l’emarginazione e l’associazione Cig Arcigay Milano. L’associazione Cuore e Parole onlus aprirà nell’edificio di via Vallazze una sede rivolta ai teenager per promuovere la cultura della cittadinanza attiva. Infine, l’associazione “Mamme a scuola” vuole trasformare spazi di via Varesina in un punto di riferimento per donne immigrate. Sono 163 le unità immobiliari confiscate alle organizzazioni criminali, in carico alle Politiche Sociali del Comune. Alcune saranno protagoniste al Festival dei beni confiscati, dal 13 al 15 aprile.