MONICA AUTUNNO
Cronaca

Bellinzago, via alla confisca. Casa tolta alla criminalità e destinata all’housing sociale

L’appartamento torna alla collettività, il garage va alla Protezione civile. Il sindaco Avola: "Sarà utile per le tante famiglie che si trovano in difficoltà".

Il sindaco Michele Avola Il numero dei beni confiscati alla criminalità in Martesana sale a 85

Il sindaco Michele Avola Il numero dei beni confiscati alla criminalità in Martesana sale a 85

Il voto in consiglio comunale l’altra sera, un appartamento con garage confiscato alla criminalità torna alla collettività. Per l’immobile doppia destinazione: l’appartamento sarà inserito nella rosa di beni del Piano di zona del distretto 4 per housing sociale. Il garage, invece, va in dotazione alla Protezione civile dell’Unione, che lo utilizzerà per custodirvi le proprie attrezzature. Il numero dei beni confiscati e "rimessi in circolo" in Martesana cresce: erano 65 la scorsa primavera, ora sono almeno una quindicina in più. L’alloggio oggetto del provvedimento a Bellinzago Lombardo è il secondo che, nel tempo, è stato oggetto di confisca in un medesimo stabile. Tutti e due gli immobili risultavano intestati a un unico proprietario, un pregiudicato da tempo deceduto.

"Il primo alloggio era stato confiscato otto anni fa - così il sindaco Michele Avola - ed è stato assegnato alle attività in tema abitativo dei Padri Somaschi. Ora siamo arrivati al traguardo con l’altro. Sono processi e procedure molto lunghi. Seguiamo la strada già seguita dagli altri Comuni del distretto 4 in casi simili. Mettiamo l’appartamento “in circolo” per le necessità di una zona allargata: sarà utile per housing sociale, per temporanee emergenze abitative di famiglie in difficoltà, di donne maltrattate e altri casi spinosi. È un obiettivo comune. Anche l’ultimo piano di zona ha certificato la priorità assoluta di reperire immobili da mettere a disposizione di chi ha bisogno. I numeri sono importanti. E anche nei prossimi anni ci siamo impegnati ad operare in questo senso". Il garage: "Avrà invece una destinazione molto “locale”. Va al gruppo di Protezione civile, che svolge su questo territorio un’attività particolarmente preziosa, come si è constatato anche quest’anno. Non è grande a sufficienza per ospitare automezzi, ma avrà comunque un’utilità". Nessun dettaglio sull’ubicazione dei beni: "Non è importante. Ciò che conta è che la comunità si è riappropriata dell’alloggio". In materia di beni confiscati il tempo delle decisioni è vicino anche nel Comune limitrofo di Gessate. Il 28 di questo mese scade infatti il bando di selezione per la realtà del terzo settore che gestirà il "famoso" capannone di via Fermi, a suo tempo utilizzato come deposito nell’ambito di un’attività illecita di traffico di rifiuti.