ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Basta ristagni e melma nel canale. Due milioni di euro per il Redefossi

L’obiettivo è rimuovere gli ostacoli e far scorrere l’acqua per eliminare i cattivi odori che si sentono a San Giuliano .

Basta ristagni e melma nel canale. Due milioni di euro per il Redefossi
Basta ristagni e melma nel canale. Due milioni di euro per il Redefossi

Con l’alveo invaso da melma e vegetazione, il Redefossi, canale che in alcune zone di San Giuliano scorre a cielo aperto, aspetta da tempo una riqualificazione. La svolta è annunciata nel 2024 quando prenderanno il via i lavori di rifacimento del nodo idraulico a monte del cavo. Si tratta di un intervento, finanziato da Regione Lombardia con 2 milioni di euro, pensato per assicurare al canale un flusso d’acqua tale da evitare ristagni e cattivi odori, migliorando così il decoro urbano e la qualità di vita dei residenti. Da cronoprogramma, il prossimo 21 novembre verranno aggiudicati i lavori; l’avvio del cantiere è previsto per la primavera, mentre l’estate 2025 farà segnare la fine dell’operazione. Al già stanziato finanziamento di 2 milioni di euro se ne aggiungeranno altri 250mila per la pulizia dell’alveo. ’ quanto emerso in un recente incontro fra l’assessore regionale Gianluca Comazzi, i vertici di Aipo, il sindaco di San Giuliano Marco Segala con gli assessori Alfio Catania e Andrea Garbellini e i rappresentanti del Comitato per il Redefossi, che da trent’anni chiede condizioni più decorose per il corso d’acqua e i caseggiati che vi si affacciano.

"Siamo soddisfatti per l’attenzione che Regione Lombardia ha riservato al Redefossi - osserva il sindaco di San Giuliano -. Un investimento importante, che non trova precedenti negli ultimi vent’anni. Anche il cronoprogramma non sta subendo ritardi e di questo siamo particolarmente grati ad Aipo e alla struttura tecnica. Speriamo che questo prossimo intervento possa davvero riportare decoro alla nostra città e alle frazioni". "Un ulteriore passaggio - aggiunge Segala - sarà arrivare alla definizione di un protocollo d’intesa con Regione e gli altri enti coinvolti (Arpa, Aipo e Cap Holding) per definire un percorso di valorizzazione del corso d’acqua".

Il Comitato per il Redefossi, dal canto suo, rilancia sulla copertura del canale. "Bene i lavori sul nodo idraulico, ma l’obiettivo finale deve essere la copertura del cavo nelle aree oggi scoperte - rimarca il presidente Giovanni Zucchi -. La normativa non lo consente? Si faccia una deroga-sanatoria". Nel corso degli anni, il Redefossi è stato totalmente tombinato all’altezza di San Donato in buona parte di San Giuliano. All’appello manca un tratto di 216 metri ricompreso tra le vie Indipendenza e Sesto Gallo, nella frazione di Borgolombardo. Il canale si offre nuovamente alla vista più a Sud, tra le vie Toscani e Magri. "L’alternanza di tratti coperti e scoperti crea una disomogeneità urbanistica, che va sanata", è il parere del comitato, che intende tenere alta l’attenzione sul tema.

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