STEFANO DATI
Cronaca

Bandiera della discordia. Il prefetto fa togliere il vessillo di Israele dal balcone municipale

Il sindaco di Cassano difende la scelta che ha suscitato più di una protesta

Bandiera della discordia. Il prefetto fa togliere il vessillo di Israele dal balcone municipale

Bandiera della discordia. Il prefetto fa togliere il vessillo di Israele dal balcone municipale

Fa discutere la bandiera di Israele esposta sul balcone del municipio per quasi tre mese, per solidarietà del popolo israeliano attaccato da Hamas lo scorso 7 ottobre, rimossa ieri per imposizione della Prefettura: "A malincuore – spiega il sindaco Fabio Colombo – dovendo rispettare l’ultimo richiamo prefettizio, che peraltro non è mai arrivato in occasione della esposizione della bandiera ucraina, mi vedo costretto a rimuovere la Degel Yisrael dall’edificio comunale. Questo non intacca i motivi profondi della mia scelta, pertanto verrà collocata all’interno del mio ufficio e sarà visibile a tutti coloro che verranno a incontrarmi". La bandiera era stata esposta con decisione autonoma del primo cittadino di Cassano. "Ho assunto la personale decisione di esporre una bandiera israeliana, Degel Yisrael, sull’edificio comunale – continua il primo cittadino – per testimoniare la nostra, mi auguro condivisa, solidarietà con uno stato indipendente e sovrano, ma soprattutto con un popolo, brutalmente aggredito da un gruppo terrorista ed estremista". Un’azione presa consapevolmente contro le normative vigenti. "Come già era stato fatto in occasione dell’invasione russa in Ucraina – conclude – questa iniziativa è stata presa nella consapevolezza che la norma prevede che all’esterno degli edifici pubblici si espongano bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali, o di visite ufficiali di personalità straniere, o per analoghe ragioni cerimoniali. Per questo motivo, la Prefettura mi ha richiesto in diverse occasioni di rimuovere la Degel Yisrael dall’edificio comunale, in ottemperanza alla presente norma".

L’esposizione della bandiera israeliana ha suscitato indignazione in un gruppo di cittadini che ha scritto una lettera inviata al sindaco e ai membri del Consiglio comunale sostenuta con dichiarazioni sui social anche dall’speonente del Pd Arianna Moreschi. La consigliera chiede anche conto della mancata comunicazione ai consiglieri: "Oltre a condividere la richiesta, che avevo già avanzato ufficiosamente a qualche assessore alla fine di un Consiglio comunale, ovviamente inascoltata, mi chiedo come mai, pur essendo la lettera indirizzata a tutto il Consiglio, nulla sia stato inoltrato dall’amministrazione ai consiglieri come succede, a volte, per inviti a iniziative culturali o formative di terzi. Vorrei sottolineare l’importanza per una istituzione pubblica di mantenere equilibrio e, nel rispetto di tutti, evitare messaggi faziosi a mo’ di tifoseria partitica rispettando luoghi e persone, soprattutto in situazioni di conflitto".